(A. Hohxa) «Serve serenità per andare ai playoff e creare i presupposti per giocarceli al meglio. Non conta quello che viene detto e viene scritto». Serve serenità e qualche punto per non cadere troppo giù dal ranking. Il ct Gian Piero Ventura lo sa, sa anche che la squadra deve superare l’empasse manifestatasi nella sfida contro la Macedonia. Sono i calciatori, oltre alla loro guida, a dover reagire subito. L’Albania è squadra tosta, ha l’anima del suo allenatore, Christian Panucci, ma la vittoria è ampiamente alla portata dell’Italia. Insomma, è una di quelle classiche occasioni dove hai tutto da perdere. Ci vuole, come dice il ct, serenità. «Io sono assolutamente sereno. Ho visto lavorare bene i ragazzi fino a oggi e mi aspetto passi in avanti rispetto alla Macedonia. Abbiamo grandi margini di miglioramento. Con l’Albania sarà una sfida interessante anche se siamo qualificati: dobbiamo vincere per avere più chance per essere teste di serie nei playoff». Insomma, Ventura è ottimista. «Potevamo fare qualcosa di più in certi frangenti, ma alla fine non possiamo lamentarci».
SORRISI SMARRITI «Devo ritornare a fare il Ventura? Non c’è bisogno , perché sono soddisfatto di quanto visto in questi quindici mesi. Quando ho cominciato questa avventura ho detto che l’Italia aveva bisogno di un ricambio generazionale, perché era molto avanti con l’età anche se non si poteva prescindere da punti di riferimento come Buffon, Barzagli, Bonucci, Chiellini e De Rossi, che erano quelli che avevano fatto la storia della nazionale. Li ritenevo punti di riferimento e l’ultima giornata – prima della partenza per l’Albania – mi ha confermato questo». Ventura scaccia la crisi. Nessuna depressione, lo pensa e lo ripete in continuazione. «Finita la partita con la Macedonia non c’era la depressione che qualcuno dipingeva ma c’era invece la consapevolezza di fare molto meglio. Allora l’accordo con quelli che voi chiamate senatori era di spiegare agli altri cosa significava avere maglia azzurra addosso. È successo semplicemente questo, sono contento e li ringrazio perché hanno confermato di essere, oltre che ottimi giocatori, degli uomini veri. La cosa più importante è riportare equilibrio e serenità per potersi giocare questi playoff: l’Italia deve e vuole andare ai Mondiali. Questo è un gruppo straordinariamente positivo e unito. Ci mancano alcuni giocatori importanti, che ti danno il tasso d’esperienza che aiutano i giovani. A volte paghi questo, ma c’è voglia e cuore. Credo che con l’Albania vedremo un’Italia diversa». E il presidente Tavecchio conferma la fiducia. «Ventura non è mai stato in discussione».
IL LEADER DEI LEADER Buffon torna a parlare dopo aver comunicato al gruppo la strada maestra. «Quando si passano certi momenti si cerca di affrontarli con il gruppo, affinché si torni sulla via maestra e ciò sia foriero di risultati di nuovo importanti. Tutto è avvenuto con il consenso dell’allenatore e alla luce del sole. Volevamo scuoterci ed essere a sostegno del ct, ma sono state scritte cose non veritiere. Ora voglio vedere in campo una squadra con la S maiuscola».