Gli abbracci prima e dopo la partita, ma non durante. Eusebio Di Francesco e Vincenzo Montella sono più che amici: «È un fratello, abbiamo diviso la camera per due anni. Il mio rapporto con lui parte da lontano, da Empoli, quando eravamo ragazzini e avevamo poche possibilità di comprarci una maglia o un vestito. Siamo cresciuti insieme nelle difficoltà e poi abbiamo mantenuto un bel rapporto negli anni. Si dice spesso che nel calcio non ci sono amici, ma io ho la fortuna di averne molti e Vincenzo è uno di questi». Milan–Roma, però, è uno scontro diretto: «La partita dirà tanto, anche se non penso che sia una gara che determinerà tutto. Resta una partita importante per rimanere agganciati ai primi posti. Vedo una squadra in crescita. È cambiata l’idea di gioco e con il tempo, il lavoro e i risultati positivi c’è maggiore convinzione nei nostri mezzi». Troppi infortuni, specialmente muscolari, hanno ridotto la possibilità di fare turnover. Gli assenti saranno addirittura sette: Schick, Perotti, Defrel, Karsdorp, Emerson e i giovani Nura e Luca Pellegrini.
Fonte: corriere della sera