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Roma-Crotone 1-0, la foto-analisi: Nicola vara il catenaccio, Kolarov trova subito la chiave. Poi tante occasioni fallite

Fazio

(D.Luciani) – La Roma c’è, spinta ancora dal suo nuovo leader, Aleksander Kolarov. I giallorossi superano il Crotone di misura ma soltanto nel risultato finale. L’esterno serbo trascina i compagni nel primo tempo, sfiorando la terza rete in campionato e guadagnando il rigore che Perotti trasforma al 10′. Basterà per la vittoria perché il Crotone resta tutto chiuso nella sua metà campo fino al minuto 89. La difesa calabrese e l’imprecisione di Dzeko e compagni davanti a Cordaz non permettono a Di Francesco di gioire per un successo più largo. Alla fine comunque arrivano gli importanti tre punti che portano la Roma a 21 e la tengono nella scia di Napoli (28), Inter (26), Juve e Lazio (25), tutte vittoriose in questo turno infrasettimanale. Cerchiamo di analizzare gli aspetti più e meno positivi di questa partita col Crotone.

1) Turnover Roma, Crotone a difesa estrema

Di Francesco continua le sue rotazioni quasi matematiche: dal Torino al Crotone sono sei i cambi nella formazione iniziale, due per reparto con l’esordio sulla destra di Rick Karsdorp. Una formazione giovane e quasi sperimentale, con la contemporanea presenza di Gerson, riportato a centrocampo, e Under. Ancora panchina per Schick, speranzoso per sabato sera col Bologna.

Dall’altra parte Nicola sa che sul piano tecnico non ha speranze e consapevolmente vara un catenaccio anni ’50: undici giocatori dentro la propria metà campo (foto sopra), spesso schiacciati in otto più Cordaz nella propria area di rigore. Risultato: pochissimi spazi per la Roma, costretta ad agire sulle fasce, rinunciando così agli inserimenti di Nainggolan.

2) Fascia sinistra devastante, scarsa continuità a destra

Per fortuna della Roma, la partita si mette in discesa grazie alle prime devastanti discese di Kolarov. Il serbo, in coppia con Perotti, mostra una superiorità imbarazzante davanti ai malcapitati Samprisi e Rohden. Prima scaglia una bordata che lambisce il palo – che colpirà qualche minuto dopo direttamente su punizione (10° legno romanista in campionato) – e poi si guadagna il rigore: come potete vedere nella foto sotto, l’azione che porta al penalty nasce da una doppia triangolazione Kolarov-Perotti e Kolarov-Gerson. Dal dischetto Perotti batte Cordaz con la sua solita fredda esecuzione, 1-0.

Alla fine saranno 13 gli attacchi provenienti dalla fascia sinistra con 12 cross effettuati sui 16 totali sfornati. Kolarov da solo fa piovere in area 10 traversoni. Gli attacchi centrali saranno 18 ma più volte nasceranno sempre da sinistra, dato il continuo accentramento, per rientrare sul destro, di Perotti. Non benissimo la fascia destra: Karsdorp è costretto a rimanere bloccato dalle continue salite di Kolarov, Nainggolan rimane più stretto vicino a Gonalons e Under viene velocemente raddoppiato appena entra in possesso del pallone. Pochi affondi sulla destra e anche un pericolo corso proprio per una disattenzione di Karsdorp: su cross di Sampirisi, Nalini gli scivola alle spalle e, a tu per tu con Alisson, manda alto di testa.

 

3) Tanto possesso ma poca concretezza davanti

Il portiere brasiliano si sporca i guanti solo su una conclusione di Rhoden, partito bene alle spalle di Kolarov. Il resto è un monologo romanista: al termine della partita il possesso palla sarà al 70% per la Roma. Il grande lavoro non viene però finalizzato: 15 tiri totali, 7 occasioni da gol per Dzeko impreciso e sfortunato quando un suo tiro di sinistro si stampa sulla traversa. Fanno 11 legni in 9 partite.

Da rivedere la battuta dei calci d’angolo: in dieci tiri dalla bandierina, la Roma è stata scarsamente pericolosa nonostante la presenza di Fazio, Dzeko, Gonalons, Pellegrini e Moreno.

4) Miglior difesa: la solidità di Fazio e Gonalons

Oltre i tre punti, per Di Francesco la buona notizia è la miglior difesa del campionato: soltanto 5 gol subiti e tre partite vinte per 1-0, tutte grazie ad un gol su calcio piazzato. Il tecnico dovrà recuperare a pieno El Shaarawy, Schick e Defrel e lavorare sull’apporto offensivi di centrocampisti come Nainggolan e Pellegrini. Intanto si può godere la solidità di Fazio e Gonalons, capaci di recuperare 15 palloni: dopo gli impacci mostrati col Qarabag, il regista francese si è pienamente integrato al centro del gioco di Di Francesco, che probabilmente lo riproporrà titolare col Chelsea, come fatto già a Londra.

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