Poco fumo e tanto arrosto. La Roma bada al sodo e contro il Bologna porta a casa l’ennesima vittoria stagionale, benedicendo il capolavoro di Stephan El Shaarawy al 33’. Si materializza dunque il terzo successo per 1-0 di fila in campionato. Situazione già verificatasi nel 2017, sotto la gestione Spalletti, nel mese di gennaio: battute in serie con questo punteggio Genoa, Udinese e Cagliari.
La resa in termini realizzativi dei giallorossi continua a non essere stellare: la squadra di Eusebio Di Francesco, ad oggi, ha il 7° miglior attacco della Serie A con 17 reti, al pari dell’Atalanta di Gasperini. Se prendiamo in esame le altre quattro big che al momento sopravanzano la Roma in classifica, ci accorgiamo della differenza in termini di media. La Juventus segna 3 reti a partita (33 in 11, una ogni 30’), il Napoli 2.9 (32 in 11, una ogni 31’), la Lazio 2.8 (31 in 11, una ogni 32’) e l’Inter di Spalletti 2 (20 in 10, una ogni 45’). Dzeko e soci siglano mediamente 1,7 gol a match (uno ogni 52’). Superlativi restano i numeri riguardanti la fase difensiva: 5 reti subite e 7 gare su 10 chiuse con porta imbattuta. Fazio e Juan Jesus, in coppia, raggiungono i 309’ disputati. Minutaggio superiore solo per il tandem Manolas-Fazio: 345’. Al terzo posto il duo Manolas-Juan Jesus (298′).
Stephan El Shaarawy torna a festeggiare personalmente dopo oltre un mese. L’italoegiziano non segnava dal 23 settembre, nel 3-1 interno all’Udinese. Raggiunto Aleksandar Kolarov al 2° posto della graduatoria dei cannonieri stagionali della Roma a quota 3 reti. Davanti a tutti resta ovviamente Edin Dzeko con 10 centri. Il bosniaco, tuttavia, in campionato si è fermato alla perla contro il Milan del 1° ottobre. Da allora 4 gare di fila senza gol: non gli capitava dal suo primo torneo in Italia, 2015-2016. Curiosità: Dzeko ha segnato in 7 delle 13 partite disputate in stagione. Nelle 6 sfide in cui non ha trovato la rete, la Roma non ha mai colpito su azione. Quando lo ha fatto, sempre e solo su calcio piazzato: le punizioni vincenti di Kolarov a Bergamo e Torino, il rigore di Perotti con il Crotone e il guizzo di ieri firmato El Shaarawy, giunto su sviluppi di un corner ben eseguito da Lorenzo Pellegrini.
Alessio Nardo