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Torino-Roma 0-1, la foto-analisi: Di Francesco vince con la superiorità a centrocampo. Alisson zero parate!

De Rossi

(D.Luciani) – Undici vittorie di fila in trasferta in Serie A, quattro in questo campionato sempre senza subire reti. Atalanta, Benevento, Milan e Torino. La Roma torna a vincere dopo il pari in Champions col Chelsea e il passo falso col Napoli, sbancando l’Olimpico piemontese grazie ad una perla su punizione di Aleksander Kolarov, autentico leader a tutto campo. Successo pesantissimo anche in chiave classifica, con due punti recuperati a Inter (raggiunta nel record di vittorie esterne) e Napoli ed ora la grande chance di accorciare ulteriormente grazie alle due gare di fila in casa con Crotone e Bologna. Cerchiamo di capire come e dove Di Francesco ha imposto il proprio gioco a Mihajlovic.

1) Le scelte iniziali: Nainggolan esterno atipico

Senza Fazio in difesa, Di Francesco ha cambiato cinque giocatori rispetto al Chelsea: dentro Hector Moreno – all’esordio da titolare -, Florenzi, Pellegrini, El Shaarawy e De Rossi. A Londra l’esterno atipico era stato Gerson mentre a Torino è stato Nainggolan ad occupare la zona destra d’attacco. Gli acquisti top Karsdorp e Schick ancora in panchina, Dzeko in campo nonostante l’influenza: potrebbe riposare, almeno parzialmente, col Crotone. Mihajlovic ha puntato su tre ex su quattro per il suo attacco: Iago Falque-Ljajic-Niang dietro a Sadiq, scelto nuovamente per sostituire l’infortunato Belotti.

2) Possesso palla e compattezza, Kolarov sempre decisivo

Di Francesco ha preparato benissimo la partita, leggendo perfettamente i punti deboli del 4-2-3-1 di Mihajlovic. Con i tre centrocampisti più Nainggolan si è preso il pallone e lo ha nascosto ai granata. Il possesso palla della Roma è stato del 62% ma durante la partita ha superato anche il 65%. Un predominio favorito dalla pressione non efficiente dei quattro giocatori offensivi del Torino che hanno finito per sbilanciare la squadra.

Pochissimo sacrificio di Niang su Florenzi mentre Iago Falque, sebbene abbia tentato, non è riuscito minimamente ad opporsi a Kolarov. Esterni giallorossi decisivi, chiamati assiduamente in causa per costruire il gioco: infatti le combinazioni di passaggio più frequenti sono state Juan Jesus–>Florenzi (18 volte) e Moreno–>Kolarov (12). Per il serbo in totale saranno 49 i passaggi, mentre il vice-capitano chiuderà a 61, top della partita e quasi al doppio del migliore del Torino (Moretti con 33)!

Tenendo molto il pallone, la Roma ha permesso ai suoi centrali difensivi di non soffrire le accelerazioni degli attaccanti avversari: solo la posizione del discontinuo Ljajic ha creato rari grattacapi, soprattutto quando ha caracollato a metà tra De Rossi e Moreno. Il capitano ha recuperato ben 11 palloni, seguito a 9 da Nainggolan. Il belga ha dominato i duelli: ben 12 vinti! In fase offensiva è mancata un po’ di lucidità nell’ultima scelta, scarsamente favorita dai pochi movimenti di Dzeko.

3) Dove ha affondato la Roma

De Silvestri ha contenuto più volte col fallo El Shaarawy, mentre Molinaro è andato in sofferenza sui continui scambi di posizione di Nainggolan e Pellegrini, supportati anche dalle discese di Florenzi.

La densità centrale con Nainggolan e i rientri di El Shaarawy hanno portato 10 attacchi centrali. La vicinanza di Nainggolan a Dzeko ha liberato spesso la fascia destra per Pellegrini (nell’ultima mezzora Under, benino) e Florenzi: 5 attacchi da destra contro uno solo sulla sinistra, dove senza Perotti si è cercato poco l’uno-contro-uno.

Solo nell’ultimo quarto d’ora il Torino è riuscito a superare la Roma nel possesso palla (5’52” contro 5’41”), periodo nel quale la Roma ha risentito fisicamente la battaglia col Chelsea ma non ha comunque rischiato nulla. Alisson ha chiuso con 0 parate!

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