Nel post-partita di Torino-Roma, il mister Di Francesco ha rilasciato alcune dichiarazioni. Queste le sue parole:
Poche scelte di formazione?
“Il campo non era in ottime condizioni. Nonostante le avversità, siamo riusciti a battere una squadra che darà molto fastidio in questo campionato. Non avevamo i difensori centrali. Oggi ha esordito Moreno: il ragazzo si sta allenando, il lavoro paga. Non ha una grande fisicità, ma ha giocato benissimo. Siamo stati poco brillanti, un po’ sporchi, ma me l’aspettavo. Quando si viene da partite infrasettimanali importanti come quella a Londra, c’è da aspettarselo”.
Scudetto?
“Parlate un giorno dello scudetto e l’altro no. In Italia, quello che manca è l’equilibrio e io da allenatore devo cercare di mantenerlo. Per ora dobbiamo crescere e poi valuteremo se siamo da scudetto o meno”.
Si può ancora crescere?
“Nonostante non siamo stati molto puliti nella ricerca dell’ultima giocata, abbiamo fatto bene. Dzeko è stato male per l’intera mattinata ma ha voluto giocare ugualmente. Io lavoro per farli sentire titolari, sempre”.
Fonte: Premium Sport
Ha allungato la carriera a Kolarov…
“È lui col suo atteggiamento che puó fare la differenza, è un grande professionista con grandi qualità da calciatore”.
Vittoria sporca
“Al di là delle problematiche che avevamo la linea difensiva ha lavorato sempre alta e abbiamo concesso pochissimo al Torino, siamo stati poco lucidi in fase di finalizzazione. Una settimana fa eravamo fuori da tutto oggi siamo in corsa su tutto, io trasmetto equilibrio alla squadra che deve lavorare per fare bene”.
I giocatori dicono che la Roma lotta per lo scudetto
“Mi fa piacere che i ragazzi ci credono ma l’importante è l’atteggiamento con cui si entra in campo. Sono ottimi segnali quando tieni sempre il pallino del gioco poi dobbiamo migliorare nella finalizzazione”.
Hai dato molta compattezza alla squadra
“È quello che volevo fare, grande compattezza e capacità di rimanere corti. Col Chelsea nonostante i 3 gol presi abbiamo lavorato benissimo fmdifensivamente, oggi qualche errorino l’abbiamo commesso ma oggi mi piace la mentalità e il desiderio che ha la squadra di andare a prendere gli avversari e di lavorare insieme nelle due fasi”.
Fonte: Sky Sport
Oggi si è vista una squadra solida e consapevole della propria forza. Si può dire sia cominciata una nuova stagione per la Roma?
“Questa squadra sta crescendo costantemente, grande prova di maturità, nonostante le fatiche di Champions e le assenze. Abbiamo vinto una partita non facile in cui non siamo stati puliti nell’ultimo passaggio ma cercando di tenere sempre il pallino del gioco in mano. E’ stata una vittoria importante”.
Ha schierato più avanzato Nainggolan, lasciando fuori esterni di ruolo come Florenzi, Ünder e Perotti. Perché questa scelta?
“C’erano alcuni giocatori che avevano fatto due partite consecutive e siamo tornati alle sei di mattina da Londra, questo ha inciso sulla mia idea. In questa maniera, con Radja avremmo avuto più passaggi tra le linee. Ho avanzato la sua posizione non in maniera netta, ma un po’ in modo sporco al centro destra per poi aprire Pellegrini. Lo abbiamo fatto in modo alterno a volte bene, altre volte meno bene, cercando di sfruttare le corsie esterne durante la gara a partita in corso, mettendo in campo più fisicità sapendo che il Torino ci avrebbe dato più filo da torcere sotto quel punto di vista”.
Fonte: Rai Sport
Partita di sacrificio
“Senza sacrificio non andiamo da nessuna parte, a partire dagli attaccanti. Non siamo stati lucidissimi nell’ultimo passaggio e nell’andare a chiudere l’azione. La linea ha accettato l’uno contro uno ed è una questione di mentalità. Sono contentissimo della prestazione perché immaginavo le difficoltà del viaggio, le assenze”.
Chi gioca ha un rendimento eccellente
“L’unica cosa che ci è mancata è la lucidità nell’ultimo passaggio. Avevamo Edin a mezzo servizio perché è stato male nella notte, non conosco giocatori che non vogliono ambire a cose importanti”.
Kolarov?
“La punizione nasce da un concetto ribadito a fine primo tempo, di attaccare la profondità. Volevamo sempre palla sui piedi. E’ una soluzione importante per chi come Kolarov ha un gran tiro”.
La catena di destra
“Si poteva fare sicuramente meglio ma avendo provocato Nainggolan in quella posizione ci sta. E’ una scelta di fisicità perché volevo quello all’inizio. Paradossalmente è cresciuto alla distanza. Sapendo di avere giocatori come Perotti o Under che a gara in corso potevano darci qualcosa in più”.
Quali sono state le difficoltà nel possesso palla?
“Erano bravissimi a cercare i primi 2-3 passaggi. Quando palleggi sempre corto la palla rimane lì, abbiamo attaccato poco la profondità però i nostri esterni, in particolare El Shaarawy, dovevano farlo un pochino di più. Non avevo dubbi che saremmo cresciuti alla distanza”.
Fonte: Roma Tv