Ore 14.30 Carlo Tavecchio, ormai ex presidente della FIGC, parla in conferenza stampa dopo aver rassegnato le dimissioni nel consiglio federale andato in scena questa mattina. Ecco le sue parole:
“Ho rassegnato le dimissioni e come mero atto politico ho chiesto quelle del consiglio federale. Ma nessuno le ha rassegnate, sono rimaste le mie. Credo che siamo arrivati ad un punto di speculazione che ha raggiunto limiti impossibili. il quadro politico fino a stamattina non era cambiato, la lega pro non è mai stata alleata alla maggioranza. Nella riunione della scorsa settimana mi era stato inviato un documento che avrei dovuto allegare, e io in buona fede avevo interpretato questo fatto come una volontà di costruire qualcosa per questo sistema. Sistema che si permette di prendere decisioni gravi quando il soggetto più importante, che è il fornitore delle risorse del sistema Italia, non solo del calcio, è assente, quando la serie a e b non ci sono. La serie b eleggerà il presidente il 23, la serie a il 27. Oggi è 19 sono 8 giorni della tragedia del calcio italiano. Sono stato costretto a dover accettare le dimissioni. Il commissario di Milano doveva essere il presidente della federazione. Questo non è un atto di reverenza, noi non facciamo reverenza a nessuno. Abbiamo dato quasi 30 milioni al coni in questi anni, la FIGC si autosostenta. Di questi soldi nessuno è finito nelle nostre tasche, li abbiamo sempre rigirati alla federazione arbitri. Nella riunione di mercoledì credevo fosse cambiato, ma oggi ho capito che la mia componente – per la quale ho 18 anni di militanza, che ho trovato in un modo e lascio in un’altra – ha fatto considerazioni che non promettevano un sostegno. non ci ho pensato un istante, ho chiesto le dimissioni come atto politico, non sportivo. Stiamo valutando un insuccesso sportivo. Ieri Malagò ha detto che il ct lo ha scelto Lippi, ma in realtà io ho scelto Ventura, e la sto pagando. Tavecchio è disperato, non come presidente, ma come Carlo, per l’assenza al Mondiale dell’Italia. Questa politica, questa amministrazione va avanti così, e non può essere. Quali sono i risultati delle altre federazioni? Gli altri dicono che i primi frutti vengono dopo 8 anni, io vivo da tre anni con i ragazzi. Parliamo di rapporti internazionali? Chi è andato agli incontri UEFA e FIFA? Secondo voi 4 squadre in Champions chi le ha messe? Abbiamo cambiato le carte nel calcio internazionale. Uva è vicepresidente Uefa, chi lo ha messo? Voi pensate che io a 74 anni abbia bisogno di una sedia? Mi vogliono mettere in testa che sono stanco, ma io ho solo un interesse: portare a termine i prossimi 90 giorni, perché il presidente del Coni ha detto che non si commissiona la Federazione perché per ora funziona. Io chiedevo di spostare quest’attenzione di 10/15 giorni, ma il problema evidentemente non è il dimostrare che l’apocalisse si potesse concludere in questo lasso di tempo. Giocheremo le prime partite a marzo, ma abbiamo bisogno del grande nome entro queste date? Non potevamo tenere i nostri tecnici? Ho parlato con 4/5 allenatori, ma sono tutti impegnati. Nessuno dirà che non venivano per Tavecchio, questa è una menzogna. Nessuno di loro lo dirà. Abbiamo attivato i centri federali, norme per la sostenibilità del sistema e migliorato il calcio femminile e giovanile. L’equilibrio di bilancio fa invidia a chi è quotato in borsa, abbiamo preparato bilanci economici, etici e sociali. La gente che ha lavorato con me è gente di valore, che lavora nell’interesse del sistema. Le 4 squadre in Champions, la ristrutturazione di Coverciano, la VAR – sono stato il primo a scrivere a Blatter nel 2014 – la goal line technology, i risultati delle nazionali giovanili. Non è uno sfogo, ho sempre guardato gli uomini in faccia. Se avessimo segnato contro la Svezia sarei stato un grande, ma oggi non ho più nulla da chiedere. Il calcio mi ha dato moltissimo, così come la Lega Dilettanti e i ragazzi che hanno lavorato con me. A 74 anni non è un mio problema”.
Si parla di tradimento: è stato conseguenza dello sciacallaggio politico? E che colpe si dà?
“Ognuno fa le sue scelte di natura politica. Senza fare considerazioni, ritenevo il quadro politico stabile: avevo dalla mia arbitri, allenatori, Lega di A, Lega di B, LND. Non discuto le scelte legittime di ognuno. Colpe? Non essere intervenuto nell’intervallo di Italia-Svezia per cambiare allenatore (ironico, ndr)”.
Si aspettava il volta faccia della LND?
“No, non me lo aspettavo”.
Quanto ha condiviso con Malagò in questi anni?
“Tutto”.
Gestione di ordinaria amministrazione per i prossimi 90 giorni…
“Così dice lo statuto. Malagò ha detto che non ci sono presupposti per intervenire”.
Quando ha deciso le dimissioni?
“Alle 11.45”.
La sua carriera sportiva è finita?
“Mio fratello ha una società di calcio dilettantistica, poi forse se ci sarà bisogno dei miei consigli, mi piacerebbe rivedermi nel mondo dilettantistico”.
Scelta dettata dalla politica?
Il Ministro (Lotti, ndr) si è speso quotidianamente.
Si ricandiderà?
Alessandro Manzoni diceva: provvida sventura. In ogni sventura c’è una piccola parte di provvidenza, se la provvidenza mi farà capire qualcosa non la respingerò.
Cosa succederà con la Lega di A? Manterrà il commissariamento?
Io sono stato incaricato di fare il commissario con la fretta. Sono stato aiutato da Uva e Nicoletti. Dovevamo raggiungere determinati obiettivi ogni mese. Siamo passati da 190 milioni a 400 in poco tempo, abbiamo rivoluzionato i diritti tv come una svolta epocale. Un sistema che si rifiuta di accordare 10 giorni in più all’organo che garantisce il massimo introito al sistema calcio italiano, cos’è?
La prima telefonata amica dopo le dimissioni dal mondo dello sport?
Dopo mia moglie ho chiuso il telefono.
Malagò si è comportato correttamente?
Io non giudico nessuno.
Visto il cambiamento polito della Lnd, si rimprovera un errore di lettura? E ha rimpianti sul fatto di non essersi dimesso subito?
Avreste scritto di me le stesse cose anche se la Lnd fosse rimasta con me.
Malagò ha appena dichiarato che commissarierà la FIGC…
E’ molto grave. In Italia dovrebbero essere seguite le regole.
Sono stati due personaggi ingombranti in questa avventura. Ventura e Lotito…
Ventura è stato scelto da Lippi, siamo stati contenti e abbiamo seguito questa strada. Su Lotito cosa vuole che le dica? Lotito è ingombrante di sua statura, ma è una persona per bene, è un soggetto pagante, non percipiente.
Cosa dice agli italiani?
Mi ritenete così importante? Io gli italiani li incontro tutti i giorni, e nessuno mi ha fatto uno sgarbo fino ad ora. Gli italiani sono gente per bene, meritavano il Mondiale e io ce l’ho messa tutta.
Ore 13.30 Assediato da tutti le parti, Carlo Tavecchio ha deciso di arrendersi. Durante il Consiglio federale della Figc, l’ex numero uno dei Dilettanti si è dimesso. «Ambizioni e sciacallaggi politici hanno impedito di confrontarci sulle ragioni di questo risultato». Nella ricerca delle responsabilità della grave crisi del calcio italiano dopo la mancata qualificazione al Mondiale, è questo – risulta all’Ansa – che Carlo Tavecchio ha detto oggi ai consiglieri della Figc prima di chiedere le dimissioni di tutto il consiglio, ovviamente a cominciare da se stesso. «Ho preso atto del cambiamento di atteggiamento di alcuni voi», ha poi aggiunto ai consiglieri.
Notizia dell’ultim’ora: Carlo Tavecchio durante l’assemblea federale di stamattina avrebbe rassegnato le proprie dimissioni dalla presidenza FIGC. Il dirigente italiano, dopo aver smentito tale possibilità la scorsa settimana, sembra essere tornato definitivamente sull’idea di dimettersi. Ora si attende l’ufficialità della notizia.
ULTIM’ORA ❗️ #Tavecchio si è dimesso! @FIGC pic.twitter.com/BQOOLAIj5a
— Sportitalia (@tvdellosport) 20 novembre 2017