(D.Luciani) – Più forti del temporale. Più forti della sfortuna. Più forti della Fiorentina. Nessuno riesce a fermare la Roma di Eusebio Di Francesco, neanche i viola di Pioli che durano un tempo sfruttando la loro spensierata gioventù. Una vittoria storica perché è la dodicesima di fila in trasferta per la Roma, mai nessuno c’era riuscito in Serie A. Al “Franchi” è 2-4 per la Roma che cala il secondo poker stagionale e accorcia la classifica in vetta grazie ai pareggi dell’Inter e del Napoli e allo stop forzato della Lazio causa maltempo. I giallorossi arrivano al derby post-sosta ad un punto dai biancocelesti e con le stesse partite di Immobile e compagni. Sarà una stracittadina sliding-doors per le ambizioni in questo campionato.
1) Gerson da impazzire, Fiorentina col turbo sulle fasce
Di Francesco fa “solo” 4 cambi rispetto alla splendida vittoria in Champions sul Chelsea: dentro Manolas, Gonalons, Pellegrini e Gerson per Juan Jesus, De Rossi, Strootman e Perotti. Pioli prova a mettersi in maniera speculare, 4-3-3 con Gil Dias e Chiesa ai fianchi di Simeone. Esterni a piede invertito per mandare in difficoltà Florenzi e Kolarov.
Neanche il tempo di giocare il primo pallone che Badelj si trova Nainggolan addosso (foto sopra): minuto 5, pallone depredato e servito a El Shaarawy che mette Gerson davanti a Sportiello. Sinistro chirurgico e Roma avanti, 0-1 e primo gol in A del brasiliano, fino ad oggi oggetto misterioso da 18 milioni. Con la Fiorentina però c’è poco da stare tranquilli perché la qualità sugli esterni può mandare in difficoltà chiunque. Anche Kolarov che lascia un metro di troppo a Dias. Dribbling e cross sul secondo palo dove Veretout approfitta della dormita di Gerson in copertura e della scivolata di Florenzi per fermare a 349 minuti la striscia d’imbattibilità di Alisson in campionato, 1-1.
2) Bene Gonalons e super Alisson, ma Fazio perde Simeone
Dopo una prima mezzora claudicante, Gonalons mostra un gran pezzo di bravura: partendo palla al piede dal cerchio di centrocampo, si prende una veloce triangolazione con El Shaarawy tagliando la linea di pressione della Fiorentina. Il francese apre verso Gerson che stavolta calcia sul primo palo con un’idea geniale: palla sotto le gambe di Biraghi e 1-2. Doppietta che neanche il brasiliano avrebbe immaginato nei suoi sogni migliori.
E’ una gioia rapida però, perché Simeone rimette tutto in parità: proprio Gerson lascia molto tempo a Biraghi per guardare il movimento di Simeone e cercarlo in area. Fazio non legge la situazione e si perde il Cholito alle spalle, colpo di testa di rara potenza e 2-2. La Fiorentina potrebbe anche chiudere in vantaggio il primo tempo ma non ha fatto i conti con un Alisson stratosferico: il portiere brasiliano devia sul palo un gran destro di Chiesa da fuori area e sulla respinta è incredibile nel chiudere lo specchio a Veretout nonostante una parziale scivolata nel rialzarsi.
3) La squadra forte esce sulla distanza e porta a casa la vittoria
Il secondo tempo di Fiorentina-Roma conferma in maniera inequivocabile che i giallorossi sono una squadra forte, se non fortissima. Con questa di Firenze, la Roma scrive il record di vittorie consecutive in A: 12, accumulate tra questa stagione e quella passata. I dati però sono impressionanti anche riguardando solo l’avvento di Di Francesco: nelle 15 partite di questa annata, sono arrivate 11 vittorie, 2 pareggi (Atletico Madrid e Chelsea a Londra) e 2 sconfitte (Inter e Napoli). Numeri che sono il frutto del lavoro quotidiano portato dall’allenatore, inserendo le proprie idee chiave: pressione alta, uscite di qualità dalla difesa e concretezza nei momenti in cui gli avversari vengono avanti. Se poi arriva anche un pizzico di fortuna, meglio. La Roma resta sempre in credito con i tanti pali colpiti. Il gol del 2-3 che lancia i giallorossi sconta un po’ la sfortuna: angolo di Kolarov, spizzata di Dzeko e rimpallo sulla spalla di Manolas che batte Sportiello. “A tedesca andrebbe a zero” avranno pensato tutti i tifosi che da piccoli hanno giocato al magnifico gioco di strada.
La rete arriva dopo soli cinque minuti della ripresa, già iniziata dalla Roma con tutt’altro atteggiamento rispetto a come si era chiuso il primo tempo. Evidente come Di Francesco abbia toccato qualche corda giusta negli spogliatoi. Prima del gol di Manolas, Dzeko aveva avuto due buone opportunità. Dopo il gol, la Fiorentina si spegne: troppi i tre svantaggi contro una squadra contro la Roma. Le forze iniziano a vacillare nei viola, sfiancati dalla costante pressione alta dei giallorossi (foto sopra). La linea difensiva romanista rimane costantemente alta e non permette a Dias, Simeone e Chiesa di attaccarla alle spalle sui lanci lunghi dalle retrovie come fatto spesso molto bene nel primo tempo (foto sotto).
Pioli prova a rimescolare le carte togliendo Chiesa prima e Dias poi ma i subentrati Eysseric e Babacar non incidono minimamente, al contrario dei cambi di Di Francesco. Perotti, fresco e riposato, è imprendibile per Gaspar. Strootman si affianca a Gonalons e assicura costanti raddoppi a Kolarov. Defrel prosegue il lavoro di pressing alto, si divora due gol ma poi favorisce proprio il 2-4: proprio lui e ancora Nainggolan rubano palla a Veretout, il belga cambia splendidamente gioco e trova in area Perotti che segna il secondo gol consecutivo su azione.
E’ un’altra grande vittoria per la Roma. Ora Di Francesco spera che la sosta per le Nazionali non porti cattive notizie.