Hai voglia a preparare le partite e a pensare schemi. Dietro quello schiaffo c’è un uomo di 34 anni e un pezzo che non sa frenarsi e finisce per danneggiare la squadra tutta. Negli spogliatoi di Marassi, De Rossi alza le mani con i compagni e annuncia loro che andrà davanti alle telecamere a chiedere scusa. Non è un caso che proprio mentre il capitano sceglie la tv di casa per pronunciarsi, dall’altra parte della zona mista El Shaarawy sussurra un «credo che Daniele si stia scusando per quanto fatto». «Sono dispiaciutissimo, c’è poco da dire – spiega De Rossi a Roma Tv –. Le immagini sono brutte, ho provato a tenerlo, a bloccarlo. Nel derby con Parolo e Bastos ce le eravamo date di santa ragione. Mi ero ripromesso di stare più attento».
E invece no. E invece il capitano da una parte chiede perdono, dall’altra prova quasi a concedersi un alibi: «Ho trovato quello che si è buttato (Lapadula, ndr) ed è andata così. Chiedo scusa ai compagni, al mister e ai tifosi. Ripartiremo». Ripartenza sì – scrive la Gazzetta dello Sport -, ma con due punti in meno in classifica. «Daniele non è un ragazzino, sa quello che ha fatto – aggiunge Di Francesco –. Con la Var non si scappa, la sua è una grandissima ingenuità, lui è pure il capitano di questa squadra e ha sbagliato, anche se istigato dall’avversario. La foga spesso lo porta a certi comportamenti». Il centrocampista sarà multato e non eviterà la mano pesante del giudice sportivo, tra le 2 e le 3 giornate di squalifica. Non è mica un inedito, questo è il guaio: Daniele e il rosso è un rapporto consumato 14 volte in carriera, 12 con la Roma e 2 con la Nazionale.