El Shaarawy l’aveva immaginata così, ma con un finale diverso. Dzeko invece il film vorrebbe riscriverlo tutto, Defrel sperava in ruolo da protagonista, Perotti s’è preso il pieno di fischi. Vai a vedere che l’unico sorriso è quello che non t’aspetti. È quello di Schick, a cui sono bastati pochi giri di orologio per far capire che questa qui è anche la sua Roma. Il 26 novembre segna un confine tra una squadra che ha vissuto in un modo e un’altra che presto cambierà rotta.
Contro la Spal – scrive la Gazzetta dello Sport – ci sarà un attacco nuovo. Prendi Defrel: col Genoa è stata la sua miglior prestazione in giallorosso. È facile immaginare che con la Spal una maglia sarà proprio del francese. Ed è lecito pensare che lo Schick entrato nel finale sia pronto a prendersi davvero la Roma. Il pensiero allora corre subito a Dzeko, che allunga la striscia di partite senza gol. Il 18 ottobre è una vita fa, i giorni passano e pesano. E il nervosismo che ha accompagnato tutti i suoi 90’ ne sono la spia. Forse davvero a Genova è nata un’altra Roma.