Altro nulla di fatto in Lega in termini di nomine, ma si registra una svolta definitiva sulle reali intenzioni dei club di Serie A: l’intenzone è quella di evitare il commissariamento. I club – scrive la Gazzetta dello Sport – si sono ridati appuntamento al 7 dicembre per chiudere la questione della governance. C’è l’11 dicembre come ultima data di riserva, quando scadrà il commissariamento straordinario di Tavecchio.
La candidatura di Giuseppe Vegas, presidente della Consob in uscita, non è stata presa in considerazione dall’assemblea, per via delle perplessità sorte dal fronte «riformista». Si è ragionato sull’ipotesi di un presidente «traghettatore». Due i nomi che erano in ballo: Ezio Maria Simonelli, responsabile dei revisori della Lega e sponsorizzato dai ‘lotitiani’, e Paolo Nicoletti, vice commissario di Lega e nome gradito ai «riformisti», in particolare alla Juve. Nessuno dei due aveva i voti necessari e sono emerse perplessità da parte di diversi club, come Inter, Roma e Fiorentina sull’opportunità di affidarsi a una governance a breve scadenza.
Dopo l’assemblea si sono confrontati Juve, Milan, Inter, Roma, Lazio e Atalanta: è iniziato l’esame dei profili, nei prossimi giorni ogni club sarà libero di avanzare delle idee per un confronto che porti all’individuazione del nome giusto. Marotta e Lotito, infine, sono in lizza per il posto di consigliere federale.