(K. Karimi & A. Papi) – Ecco voti e pagelle assegnati ai calciatori di Roma e Genoa dopo il match valido per la quattordicesima giornata di Serie A giocato allo stadio Marassi:
-ROMA-
Alisson 6: L’impegno per il portiere brasiliano si limita a qualche uscita e pochi disimpegni con i piedi. Fino al 70′. Poi inizia un’altra partita e anche lui deve metterci del suo. Fortunatamente graziato da Lapadula…
Florenzi 5: Premessa d’obbligo le condizioni del suo ginocchio. Infiammazione a parte, non è nella migliore delle sue giornate, con troppi passaggi sbagliati e soprattutto troppe scelte colpevolmente fallaci. Unico ottimo guizzo, il pallone morbido crossato in mezzo per il momentaneo vantaggio del Faraone. Alti e bassi.
Fazio 5,5: Rispetto al monumentale colosso di Madrid, decisi passi indietro. Confuso spesso nel chiamare la linea del fuorigioco, si innervosisce dopo aver guadagnato un giallo onesto, a termini di regolamento. Dopo gli impegni ravvicinati, tra Selecion e club, la lucidità viene un po’ meno. Sgretolato.
Juan Jesus 7: Nettamente il migliore in campo. Prima salva su Taarabt un goal già fatto, grazie ad una rincorsa a tutto campo. Poi impreziosisce il tutto con chiusure chirurgiche e sempre puntuali. L’unico a non perdere la freddezza d’intervento anche nel convulso finale di gara (a parte quel calcione che gli costa il giallo). Upgrade.
Kolarov 5,5: Per la prima volta non è la solita locomotiva in grado di asfaltare qualsiasi cosa gli si pari davanti. Insolitamente impreciso anche sulle palle inattive, nonostante le numerose repliche concesse dai rossoblu. Appannato.
De Rossi 4: Il discorso sarebbe lunghissimo. Sintetizzando, poichè perseverare è diabolico, lui è il diavolo fatto in persona. Inspiegabile tutto, dalla trattenuta allo schiaffo a Lapadula. La partita era in ghiaccio, poi il suo corto circuito. Per uno della sua esperienza è inaccettabile, soprattutto perchè è abituato a sopportare ben altre pressioni che qualche semplice buffetto di un attaccante italo-peruviano di categoria. Non era il momento di chiudere la vena. A 34 anni, con la fascia di capitano al braccio. Capolinea.
Strootman 5,5: Purtroppo nonostante tutto, la gara si poteva ancora vincere, di fronte ad un avversario piuttosto mediocre. Altra zampata mancata a due centimetri dalla porta (vedi Torino) e un dinamismo che ancora latita. Difficile capire come fosse più brillante 12 mesi fa di questi tempi. La via del pieno recupero è ancora lunga (infinita?)
Nainggolan 5,5: Gli sforzi del derby lasciano scorie. Come a Madrid non affonda come sa anche quando ne avrebbe lo spazio. Nel finale viene tirato fuori, con la lingua a terra.
El Shaarawy 6,5: Era il man of the match designato per la sfida di Marassi. Il goal dell’ex, e che goal. Perfetto inserimento da sinistra, appena spostatosi con l’ingresso di Defrel, e tocco sublime in controbalzo ad incrociare. Peccato che lo sforzo risulti vano ai fini dei 3 punti, ma il Faraone c’è, con la fede e con i sentimenti. Ispirato.
Dzeko 5: Da qualche settimana si è spenta la luce. Se prima il contributo per lo sviluppo della manovra era impeccabile, ora anche quello sta venendo meno. Un mese e mezzo senza goal inizia a pesare nell’economia del gruppo, soprattutto visto il peso specifico ricoperto (1/3 delle reti segnate sono le sue).
Perotti 6: La squadra si appoggia naturalmente sul suo lato per creare la superiorità numerica. A volte ci riesce, a volte sbatte contro il muro eretto da Rosi e Izzo. Vuoi i fischi e l’ambiente non facile, vuoi l’acido lattico accumulato, nel secondo tempo tende troppo ad accentrarsi non risultando un fattore.
Defrel (dal 12′ s.t. per Perotti) 6: Prova con le unghie e con i denti a metterci lo zampino, meno con la qualità. L’estirada finale regala un’occasione pericolosissima non sfruttata proprio allo scadere. Qualche piccolo passo avanti.
Gonalons (dal 32′ st per El Shaarawy) 5,5: Veramente “povero” nella gestione della sfera. Entra con l’obiettivo specifico di riorganizzare il centrocampo orfano di De Rossi, non ne azzecca una. Involuto.
Schick (dal 41′ st per Nainggolan) 6: Una delle pochissime note liete del pomeriggio romanista. Ha messo piede in campo per 10′, recupero compreso, e tanto è bastato per tornare ad essere pericolosi. Punizioni guadagnate, giocate intelligenti e ottime difese del pallone. La tecnica sopraffina è fin troppo riconoscibile. Basta la salute…
All. Di Francesco – Gli impegni di Champions rendono sempre le gambe pesanti, ma la Roma gestisce bene il match pur senza pungere nel primo tempo. Come da lui richiesto nell’intervallo, i ritmi si alzano al rientro dagli spogliatoi, con il meritato vantaggio trovato da El Shaarawy. Poi la follia del singolo a impiccare il tutto. Bella anche la reazione finale in 10 contro 11, con lui stesso indemoniato in panchina a spingere i ragazzi. Continuiamo cosi mister.
-GENOA-
Perin 7; Izzo 6, Spolli 6,5, Zukanovic 6,5; Rosi 6, Rigoni 6,5, Veloso 6,5(dal 49′ st Cofie s.v.), Bertolacci 6,5, Laxalt 6; Pandev 5,5 (dal 18′ s.t. Lapadula 6,5), Taarabt 6 (dal 40′ st Omeonga s.v.)
All. Ballardini 7
GGR