«Ho ringraziato Daniele perché ha fatto un grande gesto, da vero leader che vuole aiutare la squadra». L’ultimo applauso in ordine di tempo è arrivato da Lorenzo Insigne, che De Rossi aveva sponsorizzato prima e durante Italia-Svezia, fino a quella che a Roma chiamano «imbruttita», riservata a chi gli chiedeva di scaldarsi: «Entro io? Guarda che dobbiamo vincere, non pareggiare…».
Il calcio si rifugia spesso nel luogo comune e nel preconcetto. Qualcuno faticherà a crederci, ma è lo stesso Daniele De Rossi che al Mondiale 2006 aprì l’arcata sopraccigliare a McBride con una gomitata.
Gli svedesi, raccontando il fatto del pullman, hanno fatto conoscere un De Rossi diverso, ma solo a chi non lo conosceva già. Un giorno disse a un giornalista: «Se nello spogliatoio della Roma cade una moneta, voi non lo dovete venire a sapere». Giocatore, allenatore, dirigente e addetto stampa. Tutto in uno.
fonte: Il Corriere della Sera