Con una battuta, li seppellirà. «Abbiamo buttato giù il calendario del 2018, da metà giugno a metà luglio saremo un po’ più liberi. Vi rendete conto? Intere generazioni private di un’emozione unica. Per il prossimo Mondiale estivo dovremo aspettare il 2026…»
Saranno due milioni e seicentomila euro in meno per la Figc. Il contributo per il 2018 scende da 33 a 30,4, il calcio lascia per strada circa un altro 8% (7,9 per la precisione), la sua quota sul totale dei quasi 146 milioni dei fondi governativi che il Coni destina alle federazioni sportive, lo stesso dello scorso anno, ormai non supera il 20%.
«Io con molte di queste persone ci parlo (anche ieri, tante telefonate, ndr ), ci stimiamo, in questi giorni c’è un gioco delle parti. Le mie idee sono chiare, credo di buon senso. Se si trovano altre soluzioni, bene. Io, però, resto convinto che non si risolva il problema del calcio sostituendo un uomo con un altro. E poi – aggiunge -, le caselle da riempire sono tante».
fonte: La Gazzetta dello Sport