(A. Marani) – Una pax almeno sulla carta c’è. Ed è in nome di Gabriele Sandri, il tifoso biancoceleste ucciso da un colpo di pistola esploso dal poliziotto Luigi Spaccarotella l’11 novembre di dieci anni fa in un autogrill sull’autostrada del Sole, in provincia di Arezzo. Nel parcheggio di Badia al Pino a ricordare il ragazzo della Balduinaresta un grande masso con su scritto: «Mai più 11 novembre» e le bandiere e gli adesivi delle tifoserie organizzate di mezz’Italia tutt’intorno. Una tappa d’obbligo per gli ultras di ogni categoria. Così, per il derby di vertice oggi in scena all’Olimpico le Curve di Roma e Lazio, per una volta, saranno solidali: sugli spalti striscioni e coreografie in nome di «Gabbo». Ieri mattina sono state messe a punto le ultime direttive. Il resto è sorpresa. Eppure alla mezzanotte di ieri, non sono mancate scaramucce e tensione al Colle Oppio, nei pressi del ponte conteso di via degli Annibaldi, quello da cui dopo la stracittadina di aprile penzolarono i manichini giallorossi impiccati. E dove una settantina di romanisti e una cinquantina di laziali ieri sera si sono diretti forse per attaccare striscioni. Cortei silenziosi seguiti da vicino da Digos e nucleo investigativo dell’Arma che da giorni sono in allerta, tenendo d’occhio il pub di Colle Oppio, regno dei romanisti vicini a Casapound, e il non troppo distante quartier generale degli Irriducibili in viaAmulio, l’ex sede di Forza Nuova all’Appio. L’area ieri sera, prima di andare in stampa, era blindata per evitare contatti tra i tifosi.
LA SECURITY – L’appuntamento per la partita è per le 18, cancelli aperti dalle 15.30. L’area dello stadio da ieri sera è zona rossa con le bonifiche di polizia e carabinieri lungo le strade e le aree verdi sugli itinerari dei tifosi. A vegliare sulla security il questore Guido Marino, coadiuvato dai dirigenti dei commissariati Ponte Milvio e Prati, sempre in prima linea, oltre a carabinieri e finanza. L’attenzione è massima, qualche testa calda nonostante i buoni propositi della vigilia può esserci sempre. E proprio le divise rischiano di diventare il bersaglio. Mille gli agenti schierati per garantire la sicurezza di operatori e spettatori, oltre a 800 steward. Saranno allestite quattro aree all’interno in cui opereranno 15 nuclei di pronto intervento per la gestione delle folle e 35 pattuglie per indirizzare sugli itinerari corretti.
LE INDICAZIONI – Informazioni ad hoc sono state date anche ai residenti e ai commercianti che temono incubi di altri tempi, quando i derby erano occasione di scontri e danneggiamenti. La polizia fluviale controllerà lo specchio d’acqua del Tevere su cui affaccia il Foro Italico, due fotocellule dei vigili del fuoco illumineranno sponde e banchine durante l’afflusso degli spettatori. Ai tifosi giallorossi si chiede di arrivare allo stadio dalla direttrice piazzale Clodio, ponte della Musica e ponte Duca D’Aosta, mentre ai sostenitori biancazzurri è raccomandata la direttrice Ponte Milvio/Tor di Quinto. Sono previste chiusure al traffico su Ponte Duca D’Aosta, viale dei Robilant e viale di San Giuliano. Le aree di parcheggio per i bus Olimpico-Farnesina e Olimpico-Tor di Quinto non saranno utilizzabili. Ora non basta che aspettare il fischio di inizio. Sulle gradinate dell’Olimpico saranno poco meno di 60mila: un sold out che non si vedeva da tempo e che promette spettacolo.