Pressare alto e in modo intelligente, con equilibrio nella riconquista del pallone. È una delle caratteristiche del pressing ultraoffensivo di questa Roma, è una delle chiavi con cui i giallorossi hanno conquistato il derby. Pressing di squadra, come piace ribadire a Di Francesco. Ma anche pressing a invito, come si è visto ieri più volte.
Nel caso specifico, El Shaarawy si è attaccato subito a uomo su Radu in modo da escluderlo dal palleggio, con Perotti che invece ha lasciato l’invito per lo scarico del pallone di De Vrij (pressato fortissimo da Dzeko appena entrato in possesso della palla) su Bastos. La scelta non è stata casuale ma fatta con cognizione, perché l’angolano dei difensori laziali è quello con meno qualità tecnica e quindi più facile da indurre all’errore se attaccato con i tempi giusti. (…) Una volta riconquistata la palla la Roma attacca la porta con gli inserimenti delle mezzali (Strootman piuttosto che Nainggolan) e dell’esterno opposto (in questo caso Florenzi, bravo a tenere larga la difesa).
Fonte: gazzetta dello sport