Radja Nainggolan, centrocampista della Roma, ha rilasciato un’intervista a due giorni dalla sfida in Campionato contro il Genoa. Queste le sue parole:
Il tuo rapporto con i compagni ti spinge a dare il massimo?
“Ho un rapporto ottimo con tutti, sanno che su di me possono contare, cerco di dare il massimo per loro come loro lo fanno per me, un rapporto ottimale in una squadra come la nostra”.
Che partita è quella con il Genoa?
“Una partita importante come tutte le altre, penso che si è detto troppo sulla partita con l’Ateltico. Siamo sempre stati concentrati e lo saremo anche domenica, andremo lì per giocarcela come in tutte le partite fatte finora”.
Il problema all’adduttore, ora come stai?
“Fisicamente sto bene, avevo un problemino che si è risolto presto, poi ovviamente giocandoci sopra lo risento ma sono lì, sono pronto e disponibile e possono contare su di me”.
In riferimento alla sconfitta di Madrid, cosa vi ha insegnato?
“Innanzitutto bisogna fare i complimenti a loro, l’Atletico Madrid è una grande squadra e ha fatto sempre bene in Champions. Ma non bisogna fare drammi se perdi in casa loro. Siamo ancora in un buon momento, penso che abbiamo fatto un ottimo primo tempo in quella parttia, purtroppo si può vincere come anche perdere. Siamo in linea con gli obiettivi, passare il girone sarebbe motivo d’orgoglio, quando è iniziata la fase a gironi nessuno avrebbe scommesso sulla qualificazione”.
Le sensazioni al gol del derby?
“Niente, ovviamente è un derby, se segni in quella partita si esalta tutto di più. Per me resta una partita importante, tanto bisogna cercare di vincerle tutte: la mentalità è la stessa. Fa piacere segnare al derby, ma poi bisogna dimenticarlo, ci sono altre partite importanti”.
Ci racconti cosa significa una corsa a pochi metri da una Curva Sud in delirio?
“Ci ho provato, potevo anche darla a Florenzi e secondo me mi avrebbe anche mandato a quel paese se non fosse andata bene (ride, ndr). Ma sono cose che bisogna provare, ero sicuro di andare al tiro ed è andata bene. Ora bisogna guardare avanti e concentrarci per le prossime partite”.
La Roma ha la forza per mantenere questi ritmi? Il turnover può aiutare?
“Perché no, finora i risultati sono buoni, sappiamo tutti quello che possiamo fare. Ognuno sa che contributo può dare alla squadra e lo stiamo dando. Uniti così si può arrivare lontano, ma bisogna restare sempre sul pezzo per tutte le partite. Vedremo tutto alla fine”.
Roma alla parti Juve e Napoli?
“Non bisogna parlare di questo, mancano tante partite difficili da affrontare sia per noi che per loro e ci sono gli scontri diretti, saranno i risultati a decidere tutto”.
Che significato ha avere presto uno stadio di proprietà?
“Sarebbe bello per società, giocatori e tifosi avere una casa tutta nostra. Speriamo vada tutto bene, una società come la Roma ha bisogno di uno stadio suo. Da giocatore posso solo sperare che si possa fare”.
Stupito dall’eliminazione dell’Italia ai Mondiali?
“Strano vedere un Mondiale senza l’Italia, non so cosa dire. L’Italia per me è una seconda casa, avrei sicuramente fatto anche un po’ il tifo per loro vista la presenza in Nazionale di molti miei compagni ma pazienza. Spero di andarci io con il Belgio…”.
Cosa rappresenterebbe per te il Mondiale?
“Sarebbe già importante esserci, sarei orgoglioso di poter rappresentare il mio paese. Ma le scelte non spettano a me”.
Fonte: Sky Sport