“Piu’ di ogni divergenza politica, a Roma conta il Re Mattone. Mentre tutti gli attori istituzionali e investitori privati si guardano bene dallo spiegare perche’, per fare uno stadio, bisogna anche costruire un quartiere, e costruirlo proprio a Tor di Valle, la circostanza che per realizzare una infrastruttura fondamentale i soldi li debba tirare fuori lo Stato dimostra definitivamente che il Re Mattone e’ nudo. Il pubblico interesse a questa mastodontica variante al Prg e’ una balla. Oggi il Wwf ha ricordato che l’intervento a Tor di Valle e’ una ‘operazione fallimentare per l’interesse pubblico, non solo sotto il profilo economico, ma anche sociale, ambientale, territoriale e paesaggistico’: non possiamo che concordare. A questo punto si abbia almeno il decoro di stabilire con chiarezza che dovranno essere dapprima realizzate tutte le opere di urbanizzazione, e solo successivamente la parte commerciale, per evitare un altro caso Piazza dei Navigatori. Pare che, con questa conferenza di servizi, Roma abbia gia’ perso un altro pezzetto di se’ stessa: Comune, Regione e Governo evitino almeno di perdere la faccia”. Cosi’ in un comunicato i portavoce dei Verdi di Roma, Guglielmo Calcerano e Silvana Meli.