E’ stato più bello di 9 anni fa quando pure il Chelsea vice campione d’Europa era caduto all’Olimpico sotto i colpi di Vucinic, il doppiettista di allora. Stavolta l’erede romanista di cotanto onore, Stephan El Shaarawy, ha spiegato le ali dopo 44 secondi tanto per evitare che la gente, tanta gente, potesse pensare a una partita di sofferenze o di riverenze. No, la Roma ha vinto perché è stata più forte, come all’andata a Londra anche se con una strategia differente.
Ecco cosa sta cambiando in questa Roma a trazione integrale, che vince senza incantare in campionato e sprigiona energia irresistibile in Champions League: tra lo 0-0 con l’Atletico e il 3-0 con il Chelsea non ci sono soltanto i punti e 18.972 paganti di differenza. C’è una ritrovata identificazione tra maglia, giocatori, pelle e popolo che da molti anni non si avvertiva.
fonte: Il Corriere dello Sport