Da capitano a capitano, da Trigoria a Dubai, il messaggio che parte dal cuore della Roma è sempre lo stesso: «Per lo scudetto nulla è deciso”. […] «Sono sempre loro – le parole diDe Rossi – i favoriti, un passo indietro ci siamo noi e il Napoli, che gioca benissimo. Il campionato è lungo e ci sono tanti scontri diretti: nulla è deciso». […]
Sulla partita contro la Juventus: «Si tratta di una forzatura, perché quando Benatia passa la palla a Schick, nel finale, sembra arrendevole. Anche sul mio passaggio per Florenzi, in occasione della traversa, ci sono due difensori che si bloccano. Non si può farne un discorso di squadra senza essere legati al risultato». […]
Il percorso di crescita, però, prosegue, soprattutto grazie a Di Francesco. «Potrei parlare semplicemente dei punti. Lo scorso anno avevamo un allenatore magnifico e abbiamo fatto un campionato strepitoso. Ora, considerando anche il maledetto recupero (contro la Sampdoria il 24 gennaio prossimo, n.d.r.), potremmo fare più punti al giro di boa, e questo metterebbe tutti a tacere. È un percorso lungo, vincere è una parola di cui non si deve abusare. Me l’ha insegnato un allenatore a cui devo tanto e che stimo: Antonio Conte». […]
La Roma ultimamente segna poco. «Non vedo una situazione preoccupante, è un discorso di squadra e di episodi. Dzeko? È un campione assoluto, anche quando non fa gol aiuta la squadra in maniera incredibile».
Da Dubai, dove ha preso parte all’International Sports Conference e ritirerà il Globe Soccer Award, anche Francesco Totti ha parlato delle ambizioni giallorosse. «La Roma – le sue parole – è una delle tre- quattro squadre che possono arrivare a contendersi il titolo di campione d’Italia. È competitiva e forte. Vincere uno scudetto a Roma equivale a vincerne dieci altrove. Cosa invidio alla Juventus? Lo stadio di proprietà».
Fonte: Corriere della Sera