«Non devo chiedere scusa a nessuno, chi chiede scusa è perché non ha fatto il massimo. E noi lo abbiamo fatto». Non ci sta, Eusebio Di Francesco. La Roma deve già archiviare la prima competizione stagionale, la Coppa Italia, eliminata dal Torino (2-1) ma il tecnico giallorosso rispedisce al mittente le critiche di chi lo ha accusato di aver cambiato troppo: dieci calciatori, rispetto alla gara con il Cagliari.
«La squadra ha dato il massimo – le sue parole – sono dispiaciuto. Non posso dire che sia stata una prestazione negativa, non ho visto una squadra allo sbando. In campo, ad eccezione di Emerson Palmieri e Skorupski, c’erano tutti elementi che in questo inizio di stagione hanno giocato molto, non si possono definire riserve. Devo dire che abbiamo sofferto un po’ la fisicità di Belotti, ma la squadra ha fatto la partita». La Roma – scrive il Corriere della Sera – ha concesso troppo in difesa e creato molto in attacco, senza però riuscire a concretizzare. «Abbiamo commesso qualche errore sui calci piazzati, ma per me è stata una buona gara sotto il profilo delle occasioni. C’è stato un pizzico di sfortuna, ma dobbiamo essere più determinati sotto porta. La cattiveria è una qualità che non si compra al mercato, va allenata. Rispetto al solito, poi, abbiamo concesso un po’ troppe occasioni».