Ramon Rodriguez Verdejo ‘Monchi’ si racconta. Il direttore sportivo della Roma è il protagonista del libro di Daniel Pinilla «Monchi, i segreti del Re Mida del calcio mondiale» Domani — scrive il Corriere della Sera – il libro sarà presentato da Paolo Condò, presente lo stesso Monchi, al Roma Convention Center dalle 11.15 alle 12.15.
Ecco un estratto del Monchi segreto: «Tanto per cominciare, sono direttore sportivo per caso. Non ci avevo mai pensato né mi ero preparato a esserlo. Durante i miei anni da calciatore avevo studiato Giurisprudenza, perché quello che mi piaceva davvero era la politica (la mia vera vocazione frustrata) e non mi è mai passato per la testa di poter avere un ruolo nella direzione sportiva… Non credo nella fortuna. Credo più nel lavoro. Sono uno di quelli che crede che il successo venga prima del sudore soltanto nel dizionario (frase che ho sentito dire a Jorge Valdano e che mi piace molto tenere presente), perciò, nella vita, per avere successo bisogna sempre conquistarselo prima con il sudore della fronte…
Nel mio primo periodo vedevo soltanto muri. Non avevamo soldi, i giocatori non volevano venire, la squadra aveva dei limiti, non avevamo personale, né strutture e infrastrutture adeguate. Attraverso una serie di passi riuscimmo a trovare delle vie di uscita per abbattere questi muri che vedevo ovunque e che anche oggi continuano a essere fondamentali nel nostro sistema di lavoro. Si potrebbe dire che la necessità aguzzò l’ingegno e divenne virtù».