Dal marzo di Spalletti al dicembre di Di Francesco. Cambiano i mesi e cambiano gli allenatori, resta uguale il destino dei tifosi romanisti, che a ogni stagione sperano di vincere qualcosa e devono rinunciarci con largo anticipo. (..) Il vero obiettivo, ormai, è entrare nelle prime quattro e il pareggio tra Inter e Lazio è l’unica buona notizia della giornata. Si può discutere su tutto e di tutti, ma la sintesi la fanno i numeri e quelli della Roma sono questi: 3 vittorie, 3 pareggi e 3 sconfitte nelle ultime 9 gare, tra coppe e campionato; un attacco anemico capace di segnare più di un gol in una sola partita: Roma-Spal 3-1. (..) In più c’è il caso Schick, scoppiato ieri con una sostituzione punitiva al 4’ del secondo tempo, quando tutti gli allenatori del mondo cambiano i giocatori all’intervallo o lasciano loro almeno un altro quarto d’ora. Schick, per intendersi, ha giocato molto male, dimostrando di non essere un esterno per il 4-3-3 che Di Francesco non vuole modificare, però così si rischia di distruggere psicologicamente un calciatore che adesso sembra un pesce fuori d’acqua e che non ha saputo gestire in questi giorni il peso del gol divorato contro la Juve al 94’. (..)
Fonte: corriere della sera