Maxime Gonalons e Hector Moreno, in coda al gruppo, non vogliono staccarsi. E il rischio c’è, perché non si va lontani dalla verità nel dire che, per motivi assai diversi, sono i due acquisti fin qui meno convincenti di Monchi.
Si può imparare un altro calcio anche a 29 anni e mezzo, con 28 presenze tra Champions ed Europa League in curriculum. Moreno va a scuola, a Trigoria. Perché fin qui era stato abituato a vivere il suo ruolo in maniera individuale e non a ragionare di reparto, un po’ quello che accadeva fino a non molto tempo fa con Manolas. La svolta è vicina, però. Da Trigoria raccontano di un difensore in grande crescita nell’ultimo periodo, almeno a dar retta agli allenamenti. Di Francesco ora vede il messicano più integrato nei movimenti di squadra, nel modo di pensare il suo ruolo.
Al francese le occasioni non sono mancate, ma a contarle e a ricordarle per bene non si sa se sono di più quelle colte al volo o quelle lasciate per strada. Domenica a Verona altro giro, altra ruota, in un centrocampo con De Rossi ancora squalificato. Con la Spal Di Francesco lo ha tolto quasi per disperazione, il rosso pareva dietro l’angolo. E, al netto dell’aspetto disciplinare, Gonalons non aveva mostrato granché.
fonte: La Gazzetta dello Sport