Attesa finita, quella di Edin, Kevin e Lorenzo. Attesa finita quella di Dzeko, che in campionato non vedeva la rete sorridergli davanti dal primo ottobre. Due mesi esatti, illusoria quella notte magnifica di Londra: da San Siro s’è arrivati alla Spal, novembre sarà meglio cancellarlo per sempre. S’è arrivati allora a un controllo e girata con il sinistro a baciare il palo, che quasi pareva il bacio della morte, tanto che una volta arrivata la ricevuta di ritorno Dzeko s’è affrettato a mandare a quel paese il legno, con un gesto della mano inequivocabile. Resurrezione è stata.
Resurrezione che per Strootman – scrive la Gazzetta dello Sport – vale uno zero cancellato e fastidioso. Zero gol, zero assist e una lavatrice di quelle con filtro otturato, fino a ieri alle 18.29. L’ultimo gol dell’olandese era datato 24 aprile, tanto che Kevin stesso ha poi detto: «Mi sembravano tre anni che non segnavo, troppo tempo. Ma ora è bello, sono felice, devo ritrovare un po’ la fiducia e i miei compagni stanno lavorando per me». Aiutati che lo spogliatoio t’aiuta, allora: «Dobbiamo crescere ancora per lottare con le altre grandi, a Genova avremmo dovuto vincere come con la Spal e non ci siamo riusciti – ha continuato Strootman -. Ora testa al Qarabag»