«Nel 2017 è il giocatore che ha giocato più di tutti, 38 gare, quindi se una volta è stato in panchina non succede niente, tanti altri grandi campioni nella Juve sono stati anche più di una partita in panchina: l’importante è che Paulo torni a essere Dybala». Frase pungolante o punitiva? Le sue quotazioni, nelle ultime ore, sono salite ma il dubbio in Allegri resta.
«Quelli certi sono Higuain, Benatia, Chiellini e Alex Sandro. Poi devo valutare se si gioca con i due o con i tre». La formazione definitiva la spalmerà stamattina nella rifinitura. Il 4-2-3-1 ha notevole gradimento.
«La Roma è squadra molto fisica, che ha tecnica, che gioca sulle ripartenze, che in trasferta non è mai andata sotto, che ha la miglior difesa e quindi per forza deve essere tra le favorite per lo scudetto. Anzi, secondo me è più favorita delle altre». Antenne dritte, quindi.
Mandzukic – scrive la Gazzetta dello Sport – è convocato nonostante i 13 punti di sutura al polpaccio, ma l’evoluzione della formazione parte da dietro. «Mandzukic ti dà fisicità, tecnica, sfogo davanti, senza Mandzukic ci sarebbero giocatori con caratteristiche più tecniche, più di velocità».
L’applauso finale è per Di Francesco. «Oltre all’aspetto tecnico e tattico che ha dimostrato a Sassuolo — chiosa Allegri —, credo soprattutto che stia dando equilibrio ad un ambiente difficile come quello di Roma in cui si passa dalle stelle alle stalle in un attimo. Quindi questo equilibrio lui lo sta trasmettendo alla squadra. Noi? La squadra sta crescendo di condizione e poi dipenderà da quanto panettone mangeranno i ragazzi…».