(K.K.) – Due punti persi. Non v’è dubbio, la trasferta di Verona ieri al Bentegodi per la Roma rappresenta una mezza sconfitta, visto lo 0-0 che fa disperare squadra e tifosi in una settimana in cui Inter, Napoli e Juventus avevano rallentato il proprio cammino. E’ mancata la concretezza ed il cinismo sotto porta ai ragazzi di Eusebio Di Francesco, che non possono però non recriminare per i miracoli di Stefano Sorrentino, vero eroe di giornata.
Il portiere clivense, nato a Cava de’ Tirreni nel 1979, è stato il migliore in campo con almeno 4-5 parate decisive. Strepitosi i riflessi sul tiro a botta sicura di Gerson e sulla conclusione di Schick deviata che sembrava averlo spiazzato, esempi delle sue migliori qualità su reattività ed esplosività nei tuffi.
Per la Roma trovarsi di fronte un Sorrentino in versione ‘SuperMan’ non è una novità: già il 3 maggio 2009, sempre quando difendeva i pali del Chievo Verona, fu strepitoso in una sfida giocata all’Olimpico che per i giallorossi poteva valere l’aggancio alla zona Champions League. La squadra guidata da Luciano Spalletti impattò anche in quel caso 0-0 contro i veneti, ma il numero uno campano fu determinante: nel primo tempo 4 parate pazzesche su Totti, Riise e due volte su Julio Baptista. Nella ripresa andò a togliere dal sette una punizione sempre di Baptista e si superò in uscita anche su Perrotta. Un film già visto dunque quello di ieri al Bentegodi per l’ennesima maledizione stagionale della Roma che dopo aver colpito 13 legni in campionato è vittima pure delle prodezze dell’onesto Sorrentino.
GGR