(E. Bernardini) – Il vento di bufera su Piero Giacomelli non si arresta. Oggi pomeriggio la Procura della Federcalcio si riunirà per capire se ci siano gli estremi per aprire un procedimento sull’arbitro di Trieste finito nell’occhio del ciclone dopo l’arbitraggio di Lazio-Torino. Nelle ore immediatamente successive alla gara tra le polemiche che impazzavano sui sociale per il mancato rigore per i biancocelesti e l’espulsione di Immobile seguito al litigio con Burdisso, si è fatta largo anche quella legata ad un presunto profilo facebook di Giacomelli. Jack O’Melly il nickname usato per celare il suo vero nome. Sfogliando tra le varie foto ne compare una con Francesco Totti.
COMPETENZA – Ma l’attenzione di Giuseppe Pecoraro non si concentra sull’immagine dell’ex capitano della Roma ma sulla violazione dell’articolo 40 Doveri dell’arbitro del regolamenta Aia che impedisce «la partecipazione a gruppi di discussione, posta elettronica, forum, blog, social network o simili, in modo anonimo ovvero mediante utilizzo di nomi di fantasia o nickname atti ad impedire l’immediata identificazione del suo autore». Di fatto il procuratore capo della Figc vuole capire se è competenza della Federazione o dell’Aia. Nel primo caso come normale conseguenza verrà aperto un procedimento in primis per stabilire se realmente quel profilo facebook appartenesse a Giocomelli o meno. Appurato questo si procederà ad una eventuale sanzione. Nel secondo caso, situazione molto più realistica, invece sarà la stessa Associazione italiana arbitri a prendere provvedimenti. Intanto Giacomelli è stato designato come Var per la sfida di Coppa Italia, Atalanta-Sassuolo del 20 dicembre.
CLASS-ACTION – Ma non è solo la procura che si sta muovendo. Ci sarebbe anche un pool di avvocati romani pronti per una class action contro lo stesso arbitro di Trieste. Quello che verrebbe contestato all’arbitro da tifosi e azionisti rappresentati dagli stessi legali è la responsabilità professionale. Ossia il mancato adempimento dell’incarico affidatogli che ha cagionato un danno. Il tutto è già stato avviato (notifica oggi dell’atto?) ma da capire ancora come potrà evolversi il tutto.
ADESIVI ANNA FRANK – E la sentenza di ieri riguardante la Juventus potrebbe rivelarsi, di rimbalzo, molto utile alla Lazio. Il solo turno con la curva sud chiusa deciso dalla Corte d’appello costituisce un precedente. A questo punto difficile che i biancocelesti possano ricevere una mano pesante da parte del procuratore Giuseppe Pecoraro. Difficile insomma che possa essere chiuso l’intero stadio per gli adesivi di Anna Frank se lo schiaffo alla Juve, per i biglietti agli ultrà è stato tramutato in un buffetto.
Fonte: il messaggero