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Roma-Qarabag, Di Francesco: “Ci davano per eliminati, ma abbiamo creduto nel lavoro”

Di Francesco

Nel post-partita di Roma-Qarabag è intervenuto il tecnico giallorosso Eusebio Di Francesco. Queste le sue parole:

“Saluto Carlo Ancelotti innanzitutto, mi fa piacere perché mi ha spesso elogiato”.

Vittoria sofferta?

“È stata una vittoria bella, difficile, non è mai facile arrivare primi, nessuno ci dava per favoriti, ci davano per eliminati ma abbiamo creduto nel lavoro. Dall’inizio abbiamo messo determinazione, dalla prima contro l’Atletico Madrid che è stata l’inizio di un grande girone. 

La sofferenza iniziale?

“La differenza è stata tra il primo e il secondo tempo, loro ci davano ampiezza ma non ci buttavamo mai, ci siamo mossi poco senza palla e così si fa fatica. Nella ripresa si è fatto meglio, nel primo tempo eravamo bloccati e ci abbiamo provato in mischia, nel finale ci è venuto il braccino corto perché qua non è che siamo tanti abituati, ci può stare. Io dico che le mie squadre sono sempre alla ricerca del gol”.

I meriti?

“Del gruppo principalmente, io ho dato solo il mio pensiero e sono entrato nella testa dei miei giocatori. Dobbiamo continuare a lavorare. Io sono sempre positivo per mentalità”.

Fonte: Mediaset Premium

Giornata storica per la Roma

“Si siamo soddisfattissimi del risultato, stasera abbiamo sofferto un pochino ma la Roma è abituata a soffrire per raggiungere obiettivi importanti. Eravamo un po’ contratti rispetto al solito ma alla fine abbiamo dominato in certe cose anche se meno rispetto ad altre volte soprattutto nella qualità delle giocate”.

Monchi ha detto che siamo una famiglia

“Per poter fare qualcosa di importante in questo ambiente bisogna essere forti dentro, oggi come oggi io sono il capo famiglia e devo essere bravo a trasmettere la mentalità cosa che fino ad ora sta entrando nella testa dei ragazzi. Mi ha dato fastidio oggi solo che palleggiavamo troppo nel finale senza attaccare la profondità”.

Mi sono piaciute molte azioni in verticale.

“L’abbiamo fatto bene nel primo tempo ma quello che dovevamo fare meglio è che quando arriviamo sui terzini aperti non dobbiamo mettere questi palloni dentro a caso sperando che Dzeko li prenda, io avrei voluto che la squadra ricreasse l’azione per poi ributtarci dentro. Rischiamo sennò di essere troppo sterili”.

Sul sorteggio?

“Non ho visto gli altri gironi perché la Roma deve pensare a se stessa. Mi preoccupa lavorare nella nostra testa, dobbiamo avere la stessa mentalità contro tutti gli avversari, dobbiamo avere la capacità di interpretare le partite come le stiamo interpretando adesso indipendentemente dagli avversari”

Queste azioni come quella del gol ti piacciono?

“Il credere di Diego alla respinta è importante, dobbiamo vivere sull’errore dell’avversario e questo un pochino ci manca”.

Su Dzeko: è stanco?

“Adesso stiamo recuperando Schick per quello dobbiamo dargli possibilità di recuperare ma poi quando vedo che Edin crea 4-5 palle gol è sempre pericoloso e me lo tengo stretto convinto che alla lunga arriveranno. Ci teniamo stretti anche i gol dei nostri esterni che magari prima ne facevano di meno perché stavano troppo larghi”.

Bello anche portare in conferenza De Rossi.

“Se prima abbiamo parlato di famiglia, Daniele è come un figlio e sa di aver sbagliato. Va aiutato e poi è giusto che lui abbia gli atteggiamenti giusti. Se lo rifà lo mandiamo via di casa (ride, ndr)”.

Fonte: Roma Tv

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