Una serata storica, da incorniciare. La Roma di Eusebio Di Francesco completa il suo incredibile capolavoro, battendo di misura il Qarabag ed ottenendo il primo posto nel “terribile” gruppo C, mettendosi alle spalle due super potenze del calibro di Chelsea e Atletico Madrid. Per l’ottava volta (su dieci partecipazioni) la squadra giallorossa supera la fase a gironi di Champions League e per la seconda volta lo fa da capolista: era successo solo nel 2008-2009, con Luciano Spalletti in panchina.
La Roma chiude il raggruppamento con 11 punti (frutto di 3 vittorie, 2 pareggi e una sola sconfitta), 9 gol fatti e 6 subiti. Cinque gli elementi mandati a segno: comanda Dzeko con 3 reti, seguito da El Shaarawy e Perotti con 2, Kolarov e Manolas con 1. Sono 17 i giocatori impiegati da Di Francesco in questa prima fetta di stagione europea: Alisson e Kolarov gli unici a non aver saltato nemmeno un minuto (540’ complessivi). Mai utilizzati Hector Moreno, Cengiz Under e Patrik Schick. La Roma non manteneva la porta imbattuta per tre gare interne consecutive nella competizione regina addirittura dalla stagione 1983-1984. All’epoca la serie si allungò a quattro: 3-0 al Goteborg, 1-0 al CSKA Sofia, 3-0 alla Dinamo Berlino e 3-0 al Dundee United.
Diego Perotti sale a quota 5 gol in stagione: Dzeko (11) e El Shaarawy (6) gli unici romanisti ad aver segnato di più. Ben 3 le reti su azione dell’argentino (eguagliato, in tal senso, il bottino della sua annata d’esordio in giallorosso, 2015-2016) che per la prima volta, da quando è a Roma, ha beffato di testa il portiere avversario. La formazione di Eusebio Di Francesco ha chiuso con porta inviolata il 50% delle gare disputate da inizio anno: 10 su 20. Si prolunga l’imbattibilità casalinga in Champions: 285 minuti. Alisson ha subito reti su azione manovrata soltanto in 2 degli ultimi 10 match ufficiali (con Fiorentina e Atletico). Nelle altre 8 sfide, il portiere brasiliano ha ottenuto 5 clean sheet e in 3 circostanze ha preso gol solo su (o su sviluppi di) calcio di rigore.
Alessio Nardo