Ci sono due classifiche che raccontano tanto del momento che sta vivendo Edin Dzeko. È il giocatore che, secondo la Lega di Serie A, ha tirato di più in questo campionato, 69 volte, di cui 40 in porta, ed è pure quello che ha colpito più pali o traverse, 4, a parimerito con Ciro Immobile. Rispetto all’attaccante della Lazio, però, in campionato Dzeko ha la metà dei gol (8 contro 16).
Nessuno, a Trigoria, riesce a spiegarsi il perché della crisi di Dzeko. Crisi di gol senza dubbio, visto che da quel giorno, oltre alla straordinaria doppietta contro il Chelsea del 18 ottobre, Edin ha segnato soltanto contro la Spal, anche se spesso le sue prestazioni sono state all’altezza. Dzeko torna indietro a prendere il pallone, lotta, fa sponde per i compagni, quando c’è lui in campo la manovra è molto più fluida e Di Francesco ci rinuncia col contagocce. Però l’errore dal dischetto in Coppa Italia contro il Torino pesa, come pesano le 15 partite senza riuscire a segnare.
I numeri dei suoi 3 mesi neri certificano il calo: nella stagione 2016-1017 Dzeko ha chiuso con 39 gol in 51 presenze – scrive la Gazzetta dello Sport -, con una media di un gol ogni 103’, negli ultimi tre mesi, in 18 partite, Edin realizza appena 4 reti e la media sale a 370’. Non solo: la scorsa stagione tira in porta 4.6 volte a partita, ora è fermo a 3.8, di cui poco più di una nello specchio. E da quando si è fermato lui si è fermato anche l’attacco della Roma, che solo contro Fiorentina, Chelsea e Spal ha segnato 3 o più reti.