Mentalità vincente e rispetto delle regole. È il succo del primo discorso vero fatto ieri da Monchi alla squadra da quando è a Trigoria. Il d.s. spagnolo (tornato a Roma martedì in serata) ha deciso di prendere di petto la situazione e di fare un discorso netto e chiaro ai giocatori. «In questo momento delicato va dimostrata la mentalità vincente. Chi non dimostrerà di avere un comportamento di questo tipo, non può avere un posto nella Roma». È durato circa 15 minuti in tutto, all’interno dello spogliatoio di Trigoria e prima della seduta di allenamento. Con il d.s. c’erano anche lo staff tecnico, Francesco Totti e il team manager Morgan De Sanctis. Nessuno degli altri presenti ha preso la parola durante il discorso (o a margine) – scrive la Gazzetta dello Sport -, ma le parole del d.s. sono state parole sostanzialmente condivise da tutti. Monchi non ha usato toni duri né alzato la voce, ma il timbro della stessa era fermo e i concetti espressi in modo molto esplicito.
Nel discorso di ieri non ha mai fatto riferimento esplicito alla vicenda di Radja Nainggolan e del suo Capodanno estremo, ma è chiaro che quello sia stato lo spunto per mettere i puntini sulle i. «Alla Roma esistono delle regole e chi non le rispetta non può farne parte», l’altro elemento importante delle parole del d.s.. Con Radja il d.s. ci aveva già parlato per telefono subito dopo il caos del primo gennaio e le cose che doveva dirgli gliele aveva di fatto già dette. Il messaggio, però, è stato appunto ribadito all’interno del discorso fatto alla squadra. E Nainggolan con l’Atalanta potrebbe anche restare fuori come segnale. O avvertimento.