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GGR – Non solo Dzeko: tutti gli attaccanti della Roma ‘sacrificati’ a gennaio

(K. Karimi) – La possibile cessione di Edin Dzeko ha generato una serie di dubbi ed enigmi riguardo le reali capacità della società Roma: vendere al miglior offerente il proprio centravanti di maggior qualità e peso offensivo a metà stagione è sicuramente sintomo di un club economicamente tutt’altro che solido e costretto a sacrifici ancora enormi.

Ma Dzeko non è il solo attaccante su cui la Roma ha investito molto (15 milioni di cartellino più quasi 5 netti di stipendio annuo) a partire nella sessione di riparazione a gennaio. Scorgendo il passato del club capitolino si trovano altri esempi più o meno calzanti che dimostrano quanto il mercato giallorosso sia sempre stato volubile e particolare.

Cominciano dal lontano 1995: la Roma strappa al Parma uno degli attaccanti italiani più stimati al momento, ovvero Marco Branca. Investimento importante liquidato però dopo pochi mesi: nell’allora attiva sessione di novembre fu messo in piedi uno scambio con l’Inter, che vide Branca finire anzitempo la carriera romanista e il giovane Marco Delvecchio fare il percorso inverso. Scelta che poi pagò assolutamente vista l’importanza di Super Marco.

L’anno dopo il presidente Sensi spese 5 miliardi di lire per ingaggiare Martin Dahlin, centravanti svedese del Borussia Möchengladbach. Un colpo che si rivelò un buco nell’acqua, tanto che a gennaio ’97 fu rispedito direttamente in Germania senza lasciare tracce nella capitale.

Nella stagione 1998-1999 la Roma puntò sull’argentino Gustavo Bartelt, pagato 13 miliardi. Dopo un anno e mezzo senza reti all’attivo fu lasciato partire a gennaio 2000 verso l’Aston Villa.

L’esempio più concreto di un addio ‘doloroso’ a gennaio riguarda Gabriel Omar Batistuta: il super-bomber del terzo scudetto romanista, pagato 70 miliardi dalla Fiorentina nell’estate 2000, fu lasciato libero nel gennaio 2003 di accasarsi all’Inter, così da non gravare più sul monte-ingaggi societario.

E ancora: Antonio Cassano, investimento da 50 miliardi della Roma scudettata, terminò a gennaio 2006 la sua avventura tortuosa in giallorosso con il passaggio al Real Madrid dopo il mancato rinnovo contrattuale. Oppure Vincenzo Montella, che dopo tanti gol e trionfi con la maglia numero 9 giallorossa tentò l’avventura inglese passando a gennaio 2007 nel Fulham. Stessa destinazione invernale di Stefano Okaka, talento della cantera romanista passato nel mercato di riparazione 2010 al club di Londra.

E veniamo ai giorni più recenti: nel 2010 la Roma investe sullo svincolato Adriano e su Marco Borriello per l’attacco. Entrambi lasceranno il club nella sessione invernale, con il brasiliano già liberato a gennaio 2011 mentre l’ex rossonero si trasferirà alla Juventus (dove vincerà lo Scudetto) nell’inverno del 2012.

Prima di Dzeko gli ultimi nomi degni di nota sono quelli di Mattia Destro e Gervinho: il primo fu un colpaccio di Walter Sabatini, che nell’estate 2012 lo strappò alla Juve pagandolo circa 13 milioni di euro. Il percorso romanista dell’attaccante marchigiano si concluse mestamente a gennaio 2015, quando Adriano Galliani lo convinse ad accettare il prestito al Milan nel bel mezzo della stagione. L’ivoriano invece, pupillo di Rudi Garcia, dopo aver conquistato i tifosi tra scatti da centometrista e gol decisivi, decise di lasciare Roma a gennaio 2016 subito dopo l’esonero del suo mentore scegliendo la destinazione cinese.

GGR

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