(E. Bernardini) Un turno a porte chiuse. Questa, con ogni probabilità, sarà la richiesta da parte della procura della Federcalcio nel primo grado del processo sportivo che riguarda la Lazio ed il caso degli adesivi di Anna Frank. Venerdì 19, negli uffici di via Po a Roma, ci sarà il dibattimento. Da una parte il procuratore capo Giuseppe Pecoraro, dall’altra l’avvocato biancoceleste Gian Michele Gentile. Nessuna mano pesante da parte della Procura che terrà conto del fatto che ad agire siano stati pochi individui e non la moltitudine di tifosi biancocelesti. Chiaro che non si potrà insistere sulla chiusura solo della curva in quanto il settore era già sotto un provvedimento restrittivo. Una recidiva in poche parole. L’avvocato Gentile consegnerà le memorie difensive del club che insisteranno molto sul fatto che episodi come questo non possono essere a carico del club. In poche parole il legale biancoceleste insisterà sul fatto che se dei tifosi portano allo stadio degli adesivi che possono essere nascosti il club non può essere ritenuto responsabile. In poche parole la difesa laziale cercherà di smontare, o meglio attenuare, il problema della responsabilità oggettiva.
IL RICORSO – Le richieste di Pecoraro non arriveranno prima di lunedì 22. Questo permetterà al club di avere i tempi necessari per il ricorso. Infatti il dispositivo che esce dal primo grado di giudizio è immediatamente esecutiva e dunque la Lazio giocherebbe la sfida contro il Chievo a porte chiuse, non essendoci i margini per l’appello. Verosimilmente, lunedì, dopo la sentenza di Pecoraro la Lazio chiederà la sospensione del dispositivo e farà richiesta d’urgenza per il ricorso. In questo modo la sanzione sarà congelata in attesa della data e della decisione del secondo grado. Quindi con ogni probabilità il club di Lotito giocherà sia la gara con il Chievo, sia il recupero con l’Udinese del 24 gennaio con i suoi tifosi. Il provvedimento, sempre che venga confermato dai vari gradi di giudizio, potrebbe interessare la sfida con il Genoa di lunedì 5 febbraio.