(U. Trani) Dzeko ha ancora la maglia giallorossa e, anche se all’ultimo respiro, resta decisivo: la Roma pareggia a Marassi al fotofinish, 1 a 1 (e prima rimonta), aggrappandosi alla rete del centravanti con la valigia pronta, su assist del debuttante Antonucci che incide più dei titolari Defrel e Under, ancora a digiuno in questa stagione. Il pari contro la Sampdoria non migliora, però, la classifica (solo 3 punti in 5 partite): la Lazio terza è avanti di 5 punti, l’Inter quarta di 2. Il recupero del 3° turno del girone d’andata non è stato, dunque, sfruttato.
ASSETTO ORDINATO – Le sostituzioni, stavolta, premiano Di Francesco, soprattutto quando decide di puntare sull’ex Schick e sul diciottenne Antonucci. Il tecnico giallorosso, arrivato a Marassi con gli uomini contati, in partenza dà la priorità all’equilibrio. Così, in fase di non possesso palla, ripropone il 4-1-4-1 che, per 45 minuti, ha funzionato domenica scorsa a San Siro con l’Inter. Solo la difesa è la stessa di Milano. A centrocampo c’è di nuovo Nainggolan, insieme con Pellegrini, recuperato in extremis. Il regista è ancora Strootman che guida nel pressing i compagni. Il tridente è inedito: ai lati di Dzeko, a destra Defrel e a sinistra Under. I due esterni si sacrificano nei rientri, aiutano Florenzi e Kolarov. Non incidono, però.
SENZA MIRA – La formula, almeno nel primo tempo, è quindi efficace solo nella costruzione, non nella finalizzazione. Dzeko e Pellegrini hanno un paio di chance a testa. I più pericolosi, però sono Nainggolan, con Viviano che devia con la punta del piede, Manolas, colpo di testa che finisce di poco sopra la traversa, e Defrel, bravo a prepararsi la conclusione di sinistro che però è poi inguardabile. La linea arretrata si alza fino al centrocampo per mettere in fuorigioco Zapata e Quagliarella e quindi ridurre i rischi. L’unica occasione della Sampdoria, fino all’intervallo, è di Linetty dopo l’incursione di Ramirez: Fazio respinge davanti ad Alisson. Il 4-3-1-2 di Giampaolo sbanda. Non crolla solo per la frenesia dei giallorossi al momento di finalizzare. E gli sprechi, alla fine, si pagano.
DECISIONE POSTDATATA – La Sampdoria, nel recupero del primo tempo, va in vantaggio. Rigore di Quagliarella e concesso perché Kolarov intercetta con la mano il cross di Ramirez. Orsato inizialmente fa proseguire. Interviene il Var, cioè Mazzoleni che lo invita davanti al monitor a rivedere l’episodio. La Roma, però, protesta. In partenza l’azione è viziata dal fallo di Ferrari su Strootman, al limite dell’area blucerchiata. La scorrettezza, tra l’altro, segnalata dall’assistente Paganessi. L’arbitro, invece, ignora la chiamata del suo collaboratore.
SPAZIO ALL’EX – Giampaolo ha il meglio dalla Sampdoria subito dopo l’intervallo. Quagliarella non sta bene e lascia il posto a Caprari che, su punizione, fa volare Alisson che salva in angolo. Di Francesco interviene: dentro Schick per Defrel che, in campo dopo 2 mesi, è stanco e quindi inutile. Destro largo di Pellegrini, prima del gol annullato a Dzeko: in fuorigioco c’è Under che, su invito da Schick, appoggia il pallone al centravanti. Debutta Antonucci, fuori Under. Proprio Dzeko ostacola il diciottenne sul cross di Pellegrini e, spaventandolo, gli impedisce di firmare il pari di testa a porta vuota. Si arrendono Strinic e Praet: ecco Murru e Barreto. E a seguire Gerson per Pellegrini. Alisson tiene in partita i compagni chiudendo su Caprari. Florenzi ha due chance prima del pari di Dzeko, colpo di testa, su cross di Antonucci che si presenta in serie A con personalità e qualità. Fa bella figura lui, non altri compagni più celebrati. In estate, non adesso.