Dentro l’incubo, più che mai. La Roma, come nella miglior tradizione, non sfrutta l’occasione favorevolissima in classifica (dovuta alle mancate vittorie di Inter e Lazio) e perde in casa contro la Sampdoria di Giampaolo, a segno con Duvan Zapata all’80’. Si tratta della 5^ sconfitta interna da inizio stagione: le quattro precedenti con Inter, Napoli, Torino in Coppa Italia e Atalanta.
Si allunga a 7 la striscia di gare ufficiali consecutive senza vittorie: il bilancio recita 3 pareggi e 4 ko. Eguagliata la serie negativa dell’ultima Roma di Rudi Garcia: 7 partite di fila con 4 pari e 3 sconfitte tra il 21 novembre e il 16 dicembre 2015. Si conferma una tendenza piuttosto preoccupante: la squadra di Di Francesco subisce gol soprattutto nel finale. Sono 25 le reti totali incassate in stagione, 13 (ossia il 52%, più della metà) nell’ultima mezzora. Quello di Zapata è l’ottavo centro subito nell’ultimo quarto d’ora di gioco. Ma il dato più preoccupante resta quello legato alla scarsa concretezza sotto porta: la Roma torna ad essere l’8° attacco del campionato (riscavalcata dall’Atalanta) e viene agganciata dal Toro di Mazzarri a quota 32 gol segnati. Appena 7 le reti realizzate negli ultimi 10 match ufficiali: uno ogni 129’ di media.
Per la sesta volta in questa stagione, la Roma non riesce a trovare la via del gol. Era già accaduto in due occasioni con l’Atletico Madrid in Champions League e nelle sfide di campionato con Napoli, Chievo e Juventus. Non si sbloccano i due acquisti offensivi della scorsa estate: Cengiz Under, impiegato ieri dall’inizio, ha totalizzato fin qui 547 minuti senza mai andare a segno, mentre Gregoire Defrel (in campo negli ultimi 20’) non ha mai graffiato in 509’ complessivi. Continuano a mancare anche i gol dei centrocampisti: i più prolifici sono Nainggolan e Pellegrini, entrambi autori di 2 centri, davanti a Strootman fermo a 1. Zero reti per Gonalons e De Rossi. E la squadra non segna nemmeno su rigore: quello di ieri, di Florenzi, è il quarto errore giallorosso dal dischetto da inizio anno.
Alessio Nardo