(..) Nel giorno in cui i tifosi della curva Sud tornano ad accusare la società con due striscioni («L’As Roma non è un gioco», «Basta illusioni, compra campioni»), Eusebio Di Francesco – conscio del momento difficile che da oltre un mese attraversa la squadra – sceglie la linea della sincerità, chiarendo due punti chiave: neppure lui sapeva che a gennaio la proprietà avrebbe deciso di cedere un big; alcuni giocatori in vacanza avrebbero potuto comportarsi meglio. (..) «Sono venuto a conoscenza in questo periodo del fatto che si potesse prospettare un discorso del genere, ma devo essere pronto a tutto – ha detto Di Francesco –. Io lo utilizzerò finché sarà qui. Sicuramente si lega al fair play finanziario, che non devo spiegare io ma la società. Non è che faccio i conti in tasca al club. Ci sarà un motivo. Nessuno si vuole privare dei giocatori importanti. Aziendalista, non aziendalista: dite ciò che vi pare, ma sono andato incontro a qualcosa che non mi sarei aspettato. Le risposte adeguate non devo darle io. Provo a fare al meglio questo lavoro,non posso dirvi altro. Ci sono cose chiare che mi sono state dette: o accetti o torni a casa. Io ho scelto di allenare la Roma, anche nelle difficoltà, e questo è un momento di difficoltà». Una scelta coraggiosa, anche perché in diversi gli avevano consigliato di dimettersi. (..)
Fonte: gazzetta dello sport