(K.K.) – Mercoledì sera la Roma tornerà in campo a caccia di un risultato positivo sui prestigiosi terreni della Champions League. Ad attenderla c’è lo Shakhtar Donetsk, insidiosa compagine ucraina che cercherà di sfruttare il fattore ambientale per mettere in difficoltà gli uomini di Di Francesco.
Febbraio storicamente è un mese piuttosto positivo per le imprese di Champions della Roma, soprattutto se si va indietro con la memoria di qualche anno, verso il decennio scorso. Per esempio il 26 febbraio 2002, seconda fase a gironi di Champions: la Roma di mister Capello, campione d’Italia in carica, liquida il Barcellona all’Olimpico con un 3-0 leggendario: a segno Emerson, Montella e Tommasi.
Oppure l’anno dopo, nonostante le cose in stagione non andassero troppo bene, la Roma nel mese di febbraio si tolse la soddisfazione di espugnare il Mestalla di Valencia per 3-0 (super Totti in quell’occasione) e di pareggiare nel vecchio Highbury contro l’Arsenal per 1-1.
Impossibile non ricordare il precedente di Champions di esattamente dieci anni fa: il 19 febbraio 2008 la banda Spalletti batté il Real Madrid in casa per 2-1, con Pizarro e Mancini che rimontarono la rete di Raul. Fu il prelundio all’impresa della gara di ritorno con la vittoria al Bernabeu con lo stesso risultato.
Gli ultimi precedenti di febbraio sono meno positivi: c’è la sconfitta interna per 3-2 con lo Shakhtar nella Champions del 2010-2011, oppure il k.o. interno con il Real Madrid per 2-0 nel 2016. Gara, quest’ultima, che però vide una Roma onorevole e ben messa in campo dare del filo da torcere ai futuri campioni d’Europa, prima che un certo CR7 prendesse in mano la situazione.
GGR