(F. Ferrazza) – Felice come un bambino per la chiusura di un mercato da festeggiare per la mancata cessione di Dzeko. E non fa nulla per nasconderlo, Di Francesco. «Sono molto contento che il mercato sia finito – ammette il tecnico – la società fortunatamente ha tenuto Edin, che ha sempre tenuto atteggiamenti ottimi. Ora è molto più sereno e convinto». Oggi all’ora di pranzo (12,30) a Verona, contro l’Hellas, il centravanti dovrà trasformarsi nel simbolo di una Roma che proverà a voltare pagina, dopo un gennaio tremendo, vissuto senza nemmeno una vittoria e le tante polemiche legate alla finestra di riparazione. Da Dzeko riparte Di Francesco, da un cambio di modulo, e dalla fiducia che la società gli ha confermato. «Lo sento il sostegno – ammette Eusebio – ma per quello che arriva dall’esterno mi sembra di esser tornato a quando sono arrivato e solo con le prestazioni possiamo riconquistare la gente. Le parole vanno accompagnate ai fatti e di parole ne abbiamo dette tante».
Non ce l’ha fatta neanche per la sfida di oggi, De Rossi, ormai assente da fine dicembre per il problema al polpaccio («Si è allenato con noi da inizio settimana, abbiamo deciso di dargli qualche altro giorno per recuperare in vista del Benevento, della prossima settimana» ), così – visti anche i meccanismi al momento inefficaci del 4-3-3 – Di Francesco ammette di voler cambiare. «Tutto può essere, possiamo anche fare un 5- 3- 2, in settimana ho cambiato vari sistemi che potrebbero essere utili anche per le prossime volte. Col 4-3-3abbiamo fatto male nell’ultimo periodo, e io faccio quello che mi sento per il bene della squadra» .
Non è al seguito della squadra, Totti protagonista acclamato in Russia all’interno della Legends Cup, torneo di calcio a sei tra vecchie glorie, organizzato a Mosca. L’ex numero 10, tra gol su punizione, azione o grazie al suo famoso ‘ cucchiaio’, ha augurato “ Buona fortuna a Spalletti con l’Inter” liquidando così la domanda sul tecnico. Totti che era l’idolo della signora Emanuela Cerboni, storica edicolante di Piazza Lorenzini, grande tifosa romanista e abbonata da sempre allo stadio, scomparsa prematuramente, lasciando nello sconforto l’intero quartiere del Portuense.
Fonte: la repubblica