(S.Carina) – La Roma è arrivata ieri a Kharkiv, in tempo per provare ad acclimatarsi nel rigido inverno ucraino, dove la temperatura prevista per domani sera oscillerà tra il meno 5 e il meno 11. Di Francesco arriva all’impegno essendosi qualificato da primo agli ottavi, cioè chiudendo in testa il proprio girone, che prevedeva anche big illustri come Chelsea e Atletico Madrid. È questo il biglietto da visita dei giallorossi, ancor più del terzo posto ritrovato in campionato in virtù del successo di Udine. Ancora una volta, l’accelerazione arriva in concomitanza del ritorno della Champions. Analizzando, infatti, il periodo in cui i giallorossi hanno avuto il rendimento migliore (tra metà ottobre e metà dicembre), è evidente che il turnover ha fatto la differenza prima e inizia a farla anche adesso. Il tecnico abruzzese, nell’ultima di campionato, ha avuto la possibilità di far riposare tre titolari come Kolarov, Strootman e Perotti, domani titolari. Con la rosa al completo, o quasi (sono rientrati De Rossi, Defrel e ora anche Schick è pronto), la Roma ha ripreso a correre. Ed è pronta a giocarsi la qualificazione ai quarti, con vecchie e nuove certezze.
IL VOLTO NUOVO – Le ultime sono rappresentate per lo più dal giovane Under. I suoi 4 gol in 13 giorni hanno permesso il doppio sorpasso in classifica, sia ai danni dell’Intersia della Lazio. Ma c’è anche altro: dall’inizio del torneo, sono già 15 le occasioni create dal turco, 31 i cross effettuati sul fondo, 75,4 la percentuale dei passaggi riusciti (175 su 232), 21 i tiri tentati (19% di realizzazione), con 11 di questi che hanno centrato lo specchio della porta. Sinonimo che qualche segnale, ancor prima dell’exploit, il ragazzino lo aveva lanciato. Di Francesco, che lo ha sempre protetto, se lo tiene stretto: «In questo momento è un giocatore che ha anche la spigliatezza, la capacità e l’esuberanza di trasformare ciò che gli chiedo in qualcosa di importante. Mi auguro che continui di questo passo». A partire da domani sera.
fonte: Il Messaggero