Nell’incontro che la delegazione della Roma – formata dall’a.d. Umberto Gandini, dal d.g. Mauro Baldissoni e dal direttore finanziario Giorgio Francia – ha avuto con la Uefa sul tema del fair play finanziario è stato spiegato che la cessione di Manolas, lo scorso giugno, avrebbe coperto per intero la cifra mancante, gioco che invece non è riuscito con Rudiger una volta saltato l’affare Manolas-Zenit. Ma in fondo questo la Uefa lo sapeva già.
L’incontro di ieri – scrive la Gazzetta dello Sport – è servito, piuttosto, alla Roma per illustrare le linee guida del prossimo futuro. Il «modus operandi» del club non cambierà, la cessione di Emerson – che entrerà nel bilancio in corso – è lì a dimostrarlo. D’altro canto, la Roma ha però precisato alla Uefa che non intende rinunciare alla competitività del club, anche perché è dalla stessa competitività che dipende l’altra grande fonte di ricavi, ovvero la partecipazione alla Champions.
In soldoni: i costi continueranno a essere elevati; vedi monte ingaggi, pari ora all’85% dei costi complessivi. La sentenza della Uefa arriverà a primavera inoltrata, probabilmente tra aprile e maggio: l’ottimismo da parte dei dirigenti è stato confermato dall’incontro. La Roma non si aspetta più di una multa, anche se c’è pure il rischio di un taglio della rosa.