«Non c’è nessun blocco psicologico, lavoriamo per fare le cose fatte bene, non c’entra la testa». Federico Fazio lo giura, anche se la sua lettura della partita – scrive la Gazzetta dello Sport – è certamente peggiore di qualche intervento difensivo.
«La verità è che il Milan ha segnato al primo tiro in porta – dice il difensore –. Fin lì avevamo controllato bene, giocavamo nella loro metà campo. Non ricordo occasioni da gol del Milan, la verità è che ci manca cattiveria in fase offensiva». Questo è diventata la Roma: l’allenatore che se la prende con i giocatori di maggiore esperienza, un difensore che punta il dito verso gli attaccanti. Spirito di autocritica? Poco, forse niente. E così si arriva alla quinta sconfitta in casa in campionato, la sesta stagionale: «Ma non è questione di giocare all’Olimpico o fuori. Noi giocatori subiamo questa situazione più dei tifosi. Sono convinto che reagiremo già sabato a Napoli»