Eusebio Di Francesco a Roma potrebbe anche diventare un uomo felice. Dopo che il d.s. Monchi, a pochi minuti dell’inizio, lo aveva formalmente rassicurato («la sua permanenza non è mai stata in discussione») – scrive la Gazzetta dello Sport -, la serenità che trasmette dopo il ritorno ad una vittoria che mancava da 50 giorni (ed in trasferta dal 5 novembre) racconta infatti parecchio.
«Il mercato non ci ha aiutato – ammette – tant’è che, appena terminato, ho visto atteggiamenti un po’ diversi. Al solito ho visto cose buone ed altre da migliorare. Ad esempio, siamo rimasti in dieci e non abbiamo subito tiri in porta, ma creiamo tanto e dobbiamo concretizzare di più. Dovevamo chiudere prima la partita. Nel primo tempo, però, le statistiche hanno detto che gli altri l’hanno vista poco». Merito forse anche del rispolverato 4-2-3-1, con Nainggolan a galleggiare dietro Dzeko. «In quella posizione lì è importante perché lui si sa muovere, ma volevo che lo facesse anche da mezzala. Comunque non abbiamo vinto per il sistema di gioco, ma per l’atteggiamento. Aver cambiato modulo e non i principi è quello che voglio. In dieci c’è stata compattezza di squadra e sofferenza giusta, visto che non abbiamo concesso forse neanche un tiro in porta. Ciò significa che abbiamo ritrovato equilibri difensivi importanti».