(P. Liguori) – Il fenomeno non è nuovo, ma adesso sta dilagando: le statistiche sono usate fino all’eccesso, per spiegare qualsiasi cosa nel calcio. Una squadra non vince, non segna, perde la condizione? Giù numeri, fino alla nausea, per spiegare il passato vicino e remoto, permettere a fuoco la vera verità della crisi. Non che i numeri non siano utili, ma troppo spesso vengono usati per evitare un giudizio chiaro, un commento inevitabile. Se la Roma e Dzeko segnano meno, si vedrà dalle cifre, ma sul motivo tocca all’allenatore spiegare e ai commentatori dire la loro. Serve più coraggio: i cronisti riferiscano del clima dello spogliatoio, se vogliono o se possono, i commentatori dicano cosa pensano della forza e dell’autorevolezza della A.S. Roma.
E’ sulla bocca di ogni tifoso romanista che la società è scarsa come presenza e autorevolezza, ormai da molto tempo. Si è mai visto un presidente di una società come la Roma, imponente per struttura finanziaria e risultati sportivi, diramare per mesi dispacci da Oltreoceano? Oggi ci giochiamo un pezzetto importante dell’accesso alla Champions addirittura contro il Benevento.
Fonte: il messaggero