(F. Balzani) «Diventare come il Napoli e dare continuità agli stessi calciatori». Non è bastata la vittoria col Benevento e l’aggancio al quarto posto per rasserenare del tutto Di Francesco. Il tecnico, intervenuto ieri ai microfoni di Radio Anch’io, ha consigliato il club sui programmi futuri: «Il distacco che abbiamo con le prime due non fa una piega, anche se potevamo avere qualche punto in più. Abbiamo potenzialità importanti, ma come organico e mercato siamo dietro Napoli e Juve. Io i giocatori li alleno, però la possibilità di dare continuità agli stessi come fa il Napoli, sarebbe meglio. Mi auguro che dopo aver messo a posto alcune questioni societarie si possa arrivare a questo. La Roma deve mettere a posto i conti e poi torneremo a pensarci».
Di Fra quindi non chiede rivoluzioni per il prossimo anno anche se è consapevole che per pareggiare il bilancio una cessione sarà necessaria. Di certo non si può dire che la società stia risparmiando sugli investimenti come ha dimostrato ieri uno studio del Cies secondo il quale la Roma è 17° in Europa come allestimento della rosa con 262 milioni, 3° in Italia dietro a Juve e Milan.
Nel frattempo Eusebio deve dare continuità di risultati a una squadra che per sua stessa ammissione «ha lasciato troppi punti. La strada intrapresa però è quella giusta». Strada che vede come protagonista Under, autore di tre gol in due partite: «Lui ha una grande qualità nel preparare il tiro nascondendo il piede come faceva Montella, ha la stessa capacità di esecuzione». Un paragone pesante per il turco.
«Per quanto riguarda la squadra c’è ancora tanto la lavorare, abbiamo avuto quaranta giorni di difficoltà, ma finito il mercato che può aver distratto stiamo ritrovando compattezza. Anche se ancora non lo siamo per 90 minuti». Poi due considerazioni su Karsdorp («Non dobbiamo avere fretta, avete visto Ghoulam, col crociato non si scherza») e su Schick («Deve trovare continuità negli allenamenti»). Finale su Totti nel ruolo di dirigente un po’ in ombra: «E’ poco appariscente, ma è molto importante nello spogliatoio. Mi dà un po’ gli umori della squadra, io sono arrivato quest’anno e ho meno coscienza di certe situazioni».