«Abbiamo fatto il mercato di cui la società aveva bisogno – spiega –. Sicuramente si poteva far meglio, ma era la linea che dovevamo avere. Certo, sono convinto che devo migliorare. Nessuno può essere contento del 5° posto. Non dobbiamo cercare colpevoli, ma trovare soluzioni. Il primo responsabile sono io, che ho costruito la rosa».
Sembra lontano l’entusiasmo del giorno della presentazione, quando Monchi diceva: «Qui non c’è scritto “si vende”, c’è scritto “si vince”». «È vero – ammette – ma un d.s. talvolta deve dire qualcosa per proteggere la società. Credo comunque che guardare indietro non mi aiuti. Devo lavorare per costruire una Roma più vicina a quello che i tifosi vogliono. Oggi siamo distanti, è il momento di stare zitti e lavorare di più”.
fonte: Il Corriere dello Sport