Eusebio Di Francesco, allenatore della Roma, ha parlato al termine della sfida vinta per 5-2 dai giallorossi. Il tecnico è soddisfatto a metà. Queste le sue parole.
DI FRANCESCO A MEDIASET
Siamo partiti ad handicap, abbiamo trovato una squadra sbarazzina ed eravamo sempre in ritardo sulle uscite e sulle aggressioni. La squadra, come sempre, ha creato tanto ma mi infastidiscono i due gol presi. Questo deve essere un punto di partenza, l’aver trovato il gol è stato importante per Dzeko e Defrel. I compagni hanno voluto fortemente battesse lui il rigore. Questo fa capire l’atteggiamento di Defrel nei confronti della squadra. Dzeko aveva cercato tanto il gol anche nel primo tempo. Vive per il gol. Ha grandi mezzi e si fa condizionare a volte psicologicamente quando non segna.
Ünder?
Sono contento. A volte ci sono le giocate individuali e anche di squadra. Oggi è stato bravo lui, in un momento mentale ottimale, a concretizzare al meglio tutto quello che gli è capitato tra i piedi.
Il turco potrà diventare un leader?
Ci si può diventare ma deve continuare ad allenarsi in un certo modo, come in queste settimane. Fa anche degli allenamenti supplementari. Mi interessa sia leader dentro al campo più che fuori. Mi servono giocatori che si prendano delle responsabilità.
Se qualcuno deve chiedere scusa a Monchi?
Ma no, qui un giorno siamo bravi, altri giorni no. Allora dovrebbero chiedere scusa anche a me. Lui veniva da un altro paese, bisognava avere pazienza. Qui si butta tutto giù con grande facilità, prima si diceva non potesse giocare nemmeno in Primavera, oggi è bravissimo. La verità sta nel mezzo, magari. Non mi è piaciuta la lentezza della manovra, nel primo tempo, giocando con qualche tocco in più. Nel secondo abbiamo verticalizzato e abbiamo occupato meglio gli spazi.
Schick?
Deve allenarsi con continuità, aveva fatto solo un allenamento con la squadra. Bisogna avere pazienza anche con lui.
Prima rimonta in stagione.
Ho visto una squadra diversa dopo la fine del mercato. Una squadra più compatta e vogliosa. Sapevamo avremmo potuto soffrire. Il Benevento non ha nulla da perdere e ha dato filo da torcere anche al Napoli. Siamo stati bravi, abbiamo avuto pazienza nel ribaltarla.
DI FRANCESCO A SKY SPORT
Cattiveria ritrovata sotto porta?
Dovrà essere un punto di partenza. La qualità del gioco c’è sempre stata. In tante altre gare abbiamo creato tanto e segnato poco, a parte le ultimissime. Nel secondo tempo, spostando qualcosa a livello tattico, il gioco si è districata meglio.
Le giocate individuali di Under?
Tante squadre vincono con i colpi dei grandi giocatori. A noi sono mancati. La Juventus ha sbloccato la gara contro la Fiorentina grazie a una punizione di Bernardeschi. Il calcio è fatto di questo tipo di giocate. L’importante è avere il predominio del gioco come noi. Eravamo obbligati a vincere ma vincere non è mai facile.
Squadra in crescita?
Ho cambiato qualcosa visto il trequartista, non ci siamo mossi bene nella fase difensiva perché Perotti lavorava solo da una parte. Nella ripresa, riportando Diego nella sua zona, la squadra si è mossa meglio. Andiamo spesso al cross e poco in verticale, a me piace di più una squadra che va per vie centrali.
I cross di Under?
Lui è destro (ride, ndr). Sta lavorando anche individualmente con me in allenamento, è più abituato all’istinto. Ora è un’arma in più perché può andare anche sul piede debole.
Come deve muoversi Dzeko?
A me non piace tornare sui numeri, però dopo Dybala è il giocatore in percentuale che effettua più tiri. Occasioni ne ha avute. Sicuramente è mancato in cattiveria. L’anno scorso ha fatto tanti gol e ho voluto mettergli un attaccante vicino per facilitarlo. In queste due ha partecipato di più, i gol arriveranno con il tempo. Deve lavorare un po’ di più.
Svolta tattica?
Oggi era obbligata, mentre contro il Verona è stata voluta per cambiare qualcosa per gli attaccanti. Ho cercato un giocatore che si muova come voglio, come se giocasse un triangolo a tre in avanti. Tipo Nainggolan a Verona o oggi Defrel. Questo aiuta Dzeko.