Si scrive Cengiz Under, ma per i tifosi romanisti è «il nuovo Salah». L’attaccante turco ieri pomeriggio a Udine ha dato il via alla terza vittoria consecutiva della Roma con un gran gol, il suo quarto nelle ultime tre gare, ed ha fatto letteralmente impazzire i tifosi che sui social network hanno cominciato a scomodare paragoni eccellenti.
«Abbiamo trovato il sostituto di Salah, bravo Monchi a sceglierlo e Di Francesco a valorizzarlo in questo modo» è il tweet di un tifoso che racchiude nel migliore dei modi il pensiero della maggioranza. (…)
Per tutti il merito è di Eusebio Di Francesco. «Con i giovani – le parole a fine gara del tecnico – ci vuole pazienza. La prima cosa da sottolineare è la disponibilità del calciatore, lui ha sempre lavorato per ritagliarsi degli spazi. La crescita passa dagli allenamenti e Cengiz ha sempre lavorato con serietà, ancora meglio quando è tornato dalle vacanze. Deve fare meglio nelle scelte ma gioca più di squadra. I mezzi tecnici del resto sono evidenti, la sua velocità di esecuzione al tiro è impressionante».
Il tecnico romanista è soddisfatto, non solo per la terza vittoria consecutiva ma per il modo in cui è arrivata. «Vedevo una squadra in crescita da alcune partite, con il lavoro abbiamo ritrovato certezze e precisione sotto porta. (…) Abbiamo cambiato modulo perché serviva spostare la testa ai calciatori, ci abbiamo lavorato e ora il 4-2-3-1 è un valore aggiunto».
Due giorni fa Luciano Spalletti aveva polemizzato in conferenza con Di Francesco, ricordando che con lui la Roma lottava per lo scudetto. «Il riferimento alle squadre che vincono creando poco era un complimento, perché quella è una qualità che a noi spesso è mancata. Davanti alla scorsa stagione della Roma io posso solo togliermi il cappello ma non devo dare risposte, devo pensare alla Champions e devo spendere energie per la mia squadra e basta. Il resto non mi interessa».
Tutti concentrati sullo Shakhtar, quindi. «È una squadra che sa quello che vuole, dobbiamo essere aggressivi: questa gara andrà giocata con grande intelligenza, considerando che la qualificazione si conquista in 180 minuti».
Fonte: corriere della sera