Neppure lo straccio di un alibi: al 5° posto siete finiti, dal 5° dovete risalire. E non valga la scusa della gambe che non girano, della preparazione estiva che ha portato i frutti sperati, dello scarso feeling con il tecnico. Non conta niente. Anzi sì, una cosa conta: la testa.
Infatti a Trigoria sono convinti che il guaio del momento attuale della squadra sia soprattutto mentale. Sia, in definitiva, un gruppo di giocatori entrato in un tunnel alle prime grandi difficoltà, nonostante un curriculum che racconta di presenze europee e nelle rispettive nazionali.
Nessun alibi, dunque. Neppure quello legato al mercato: la crisi della Roma è iniziata ben prima delle voci legate alle trattative Nainggolan e Dzeko. O di quelle per Manolas ed El Shaarawy, anche loro oggetto di attenzioni. Zero, alibi ai giocatori. Neppure quello legato alla posizione di Eusebio Di Francesco, a proposito del quale Monchi è stato netto: «Quello dell’allenatore non è un tema». Non si discute neppure.
fonte: La Gazzetta dello Sport