Questo il comunicato del gruppo Roma sulla situazione in Curva Sud, tra repressione e multe per i lanciatori:
“Ci troviamo a scrivere queste righe per far conoscere a tutti la situazione che continua a protrarsi da troppo tempo in Curva Sud e quello che si cela dietro ogni partita all’Olimpico. Anche ieri ci siamo messi ai nostri posti e ci siamo impegnati come sempre nell’incitare la nostra Roma, consapevoli che arriveranno sistematicamente altre multe ed altre diffide per i lanciacori, visto che i famosi “palchetti” o “torrette” (tanto annunciati con articoli sui giornali nei giorni scorsi) non c’erano e forse non ci saranno mai! Nel frattempo siamo arrivati a circa € 6000 di multe pagate e documentabili. Dove vogliono arrivare? A chi giova questa situazione? Chi vuole uccidere nell’anima la Curva Sud? E perché? Una situazione paradossale, dove da una parte si chiamano all’appello i propri tifosi per una partita delicata come quella contro lo Shakhtar e dall’altra non si vogliono mettere in condizione gli stessi di poter organizzare il tifo per essere di supporto alla squadra. Situazione ancora più paradossale se rapportata a moltissimi stadi Europei, dove da molto tempo le nostre istituzioni, i media e tutti gli addetti ai lavori del mondo del calcio guardano come modelli da seguire, ma che poi “stranamente” vanno in direzione opposta alla nostra. Come per esempio le “Standing Area”, che all’estero si fanno sempre più strada al fine di valorizzare maggiormente i settori popolari da sempre il cuore pulsante del tifo calcistico. Crediamo fermamente in quello che facciamo , rientra nel nostro ordine naturale delle cose; entrare e metterci nei nostri soliti posti, tifare Roma come si fa da 40 anni a prescindere dal risultato, dalle condizioni climatiche ed ora dalle multe. Lo abbiamo sempre fatto e continueremo a farlo! Vogliono smembrare la Curva, indebolirla, toglierle la voce, ma noi non assisteremo inermi a questa mattanza, anzi canteremo ancora più forte! Non smetteremo mai di lottare per il nostro amore!”.